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27 aprile 2014, un decennio senza Vujadin Boskov. "Rigore è quando arbitro fischia"
Il 27 aprile del 2014, a 82 anni, lasciava questo pianeta Vujadin Boskov. Il padre di un modo di intendere il pallone forse più ironico - e perso nell'ultimo periodo storico - capace di vincere con la Sampdoria, arrivando in finale di Coppa dei Campioni con il Barcellona, e il Real Madrid. In patria aveva vinto il campionato con il Vojvodina. In Italia ha allenato Ascoli, Sampdoria, Roma, Napoli e Perugia, concludendo la propria carriera sulla panchina della Nazionale jugoslava. Da calciatore ha vinto un argento olimpico, a Helsinki nel 1962. Tutta la carriera nel Vojvodina, a trent'anni va alla Sampdoria, perché ai tempi i paesi comunisti vietavano il trasferimento di calciatori sotto i trent'anni di età.
Alcuni degli aforismi più famosi.
"Rigore è quando arbitro fischia"
"Se mettessi in fila tutte le panchine che ho occupato, potrei camminare chilometri senza toccare terra"
"Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda mini, l’anno dopo le metti nell’armadio"
"Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0"
"Gullit è come cervo che esce di foresta"
"Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili"
"La zona? Un brocco resta brocco anche se gioca a zona. Dov’è lo spettacolo?"
"Se sciolgo io mio cane, lui gioca meglio di Perdomo…io non dire che Perdomo giocare come mio cane. Io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa, con mio cane"
"Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello" (a un giornalista che pronosticava la retrocessione del suo Napoli)
"Nel calcio c’è una legge contro gli allenatori: giocatori vincono, allenatori perdono".
Su Twitter c'è stato un falso storico, creato da un account parodia
"Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale Champions forse vero amore, ma non vero uomo".
Alcuni degli aforismi più famosi.
"Rigore è quando arbitro fischia"
"Se mettessi in fila tutte le panchine che ho occupato, potrei camminare chilometri senza toccare terra"
"Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda mini, l’anno dopo le metti nell’armadio"
"Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0"
"Gullit è come cervo che esce di foresta"
"Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili"
"La zona? Un brocco resta brocco anche se gioca a zona. Dov’è lo spettacolo?"
"Se sciolgo io mio cane, lui gioca meglio di Perdomo…io non dire che Perdomo giocare come mio cane. Io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa, con mio cane"
"Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello" (a un giornalista che pronosticava la retrocessione del suo Napoli)
"Nel calcio c’è una legge contro gli allenatori: giocatori vincono, allenatori perdono".
Su Twitter c'è stato un falso storico, creato da un account parodia
"Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale Champions forse vero amore, ma non vero uomo".
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