Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW RADIO - Dini: "Per il sistema calcio questa è l'ultima chiamata"

TMW RADIO - Dini: "Per il sistema calcio questa è l'ultima chiamata"
venerdì 13 gennaio 2017, 18:202017
di Giulio Dini
fonte Scanner - TMW Radio
Oltre il calcio giocato, oltre il calcio parlato, oltre la semplice apparenza: #Scanner, il calcio come non l'avete mai conosciuto. Con Giulio Dini ogni martedì su TMW Radio alle 17:30.

L'avvocato Giulio Dini, che cura gli interessi tra le tante cose dell'allenatore della Roma, Luciano Spalletti, agente di calciatori come Angelo di Livio, ha parlato e parlerà di calcio come non l'avete mai conosciuto nello spazio "Scanner" in onda su TMW Radio ogni martedì a partire dalle 17:30.

"Lo spirito della trasmissione è di cercare di capire insieme questo sport e movimento che ci appassiona tutti e che dobbiamo tenere in vita. Ci sono tanti aspetti che non conosciamo, soprattutto fuori dal campo negli aspetti economici, dagli investimenti, al reperimento dei calciatori. Vedremo le aree geografiche che interessano i trasferimenti dei calciatori per capire se il nostro calcio è in salute o meno e vi dico subito che siamo in pessime condizioni. Dove va il nostro calcio? Quando le risorse scarseggiano si cerca di dare fondo a quelle che sono gli elementi che abbiamo messo da parte e che non avremmo mai utilizzato. I giovani c'erano anche prima, non venivano impiegati, ora se vengono messi sul campo avremo soddisfazioni, gente di valore ce n'è in abbandonanza basta farli giocare. Vi presenterò un estratto fatto da un carissimo amico, il professor Goldkorn, che si occupa di geopolitica e che ha realizzato il primo atlante mondiale del calcio, il quale ci offre degli spunti interessanti per capire il calcio italiano, come è orientato e allargare poi lo sguardo al resto dell'Europa per vedere poi come funziona negli altri paesi. Andandoci poi, come calcio italiano, a misurare nelle competizioni europee è necessario questo raffronto".

"Il calcio è un fenomeno sociale, ma che in europa sposta tantissimi soldi e ci sono interessi economici notevoli. Nel 2013 il mercato degli eventi calcistici ha mosso 27 miliardi di euro. Sono cifre spaventose e a questo enorme movimento economico, siamo portati a pensare che tutto derivi dai diritti televisivi e invece nell'anno 2013 abbiamo verificato, che questi tipi di introiti in ambito europeo sono un miliardo e mezzo, rispetto ai quasi due miliardi di introiti commerciali. Significa che le società che sono all'avanguardia in ambito comunitario, come Manchester, Bayern, Real Madrid, Chelsea, Barcellona, City, Arsenal, Liverpool, PSG e Tottenham, hanno un impianto aziendale che lavora tantissimo sulla vendita del brand, del prodotto e del marketing e da questo riesce ad ottenere di più di quanto riescano ad ottenere dai diritti televisivi. E' interessante anche sapere che quasi un miliardo di euro deriva dalla biglietteria, noi in Italia siamo abituati a vedere gli stadi vuoti. Ristrutturazione degli stadi? Dire che gli stadi non sono adeguati è vero solo in parte, quello che non c'è più è la passione, perché prima si andava allo stadio sotto l'acqua e si sedeva sui gradini di cemento, io ho avuto la fortuna di vedere la partita Crystal Palace-Chelsea, nello stadio del Crystal con 11.000 spettatori in uno stadio che già in Italia riterremmo quasi improponibile, disagevole, ma c'è la passione. Poi ci sono degli aspetti fondamentali, che toccano la visibilità delle partite. In Inghilterra le partite che si giocano alla stessa ora non è possibile vederle e sono sicuro che ogni appassionato e tifoso della propria squadra, qualora non avesse la possibilità di levarsi le scarpe e mettersi le pantofole e guardarsela in televisione, probabilmente si alzerebbe e andrebbe allo stadio anche se piovesse e tirasse vento e non importerebbe perché allo stadio ti porta la passione per questo sport. Già quando ero ragazzino io gli stadi in Inghilterra erano un esempio, al di là poi del problema Hooligan che hanno avuto, per quello che era la visibilità e l'accesso, come vedere la partita senza la pista d'atletica. Sono sempre stati un esempio da seguire, erano coperti gli stadi anche per motivi metereologici, visto che lì piove molto più che in Italia. Comunque i nostri stadi verranno recuperati, si andrà verso una politica legislativa che agevolerà la realizzazione di queste strutture, perché il sistema si è reso conto che questa è l'ultima chiamata: o si recupera, lo spettatore, passione, comodità, sicurezza o il movimento rischia di esaurirsi".

Guarda e riascolta la prima parte di trasmissione "Scanner, il calcio come non l'avete mai conosciuto", con Giulio Dini ogni martedì su TMW Radio alle 17:30

Oltre il calcio giocato, oltre il calcio parlato, oltre la semplice apparenza: #Scanner, il calcio come non l'avete mai conosciuto. Con Giulio Dini e Lorenzo Marucci su #TMWRadio

Pubblicato da Tuttomercatoweb.com su Martedì 10 gennaio 2017