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TMW RADIO - Scanner: il caos nella Lega di Serie A

TMW RADIO - Scanner: il caos nella Lega di Serie ATUTTO mercato WEB
domenica 2 aprile 2017, 09:392017
di Giulio Dini
Il caos nella Lega di Serie A. Il futuro della vostra squadra del cuore passa dalla politica calcistica. Scanner, il calcio come non l'avete mai conosciuto. Con Giulio Dini e Lorenzo Marucci su TMWRadio

Il tema della puntata settimanale di Scanner è la Lega di Serie A e nello specifico il caos che regna tra i club di A. Prima però è stato analizzato il Torneo di Viareggio, conclusosi con la vittoria del Sassuolo.

Settore Primavera: torneo di Viareggio vinto dal Sassuolo ai calci di rigore...
“Penso che se questa è l'espressione del calcio giovanile c'è da essere preoccupati... E' un torneo che ha la pretesa di essere di livello internazionale ma se conclude le partite ai calci di rigore e nelle fasi finali, nella maggior parte dei casi, va ai supplementari o ai calci di rigore, vuol dire che è malato. Ad essere malata è la mentalità, che si estende dalle prime squadre e dalla nostra cultura alle giovanili. Si pensa troppo all'obiettivo vittoria, i ragazzi devono giocare ed esprimere il loro gioco. Quello che è successo a Viareggio è accaduto anche nelle fasi finali del campionato Nazionale Primavera. Stiamo trasmettendo ai ragazzi la sola logica di vittoria. Così leviamo la voglia e il piacere di giocare, la possibilità di dare spettacolo. I tornei giovanili dovrebbero servire per misurarsi e crescere e non per vincere”.

Lega Serie A
“Occorre far capire che il nostro divertimento, la decisione se fare un abbonamento per una tv o per un'altra, se abbonarci allo stadio o meno, non dipende dal mercato che faranno le società quest'estate, ma dipende da queste decisioni, da quello che la Lega stabilirà per la vendita dei diritti tv, la ripartizione dei ricavi che ne derivano. É tutto collegato a cascata, se non si trova un accordo in Lega noi abbiamo delle ripercussioni sulla cosiddetta mutualità. Dovrebbe essere aiutata la Serie B: una parte di ridistribuzione dei ricavi dei diritti televisivi, in base ad un decreto fiscale di poco tempo fa, è sparita ed è rimasta solo la mutualità legata agli interventi per le infrastrutture. Non si danno i soldi alle società per campare visto l'appeal basso della B.

I grandi (Juve - Milan – Inter – Napoli - Roma e Fiorentina) da una parte e i 14 club capitanati da Lotito dall'altra: le due fazioni hanno interessi opposti. I sei big hanno l'idea di dover affidare la governance della Lega ad un professionista che gestisca per conto dei club. Ci vuole un professionista che non sia per forza espressione del campo, perché non si deve parlare di pallone: si devono vendere i diritti tv e si deve sapere come rendere il prodotto forte ed essere convincenti. Le sei grandi sono orientate verso questa figura. I 14 vogliono invece che la rappresentanza non sia affidata al professionista del caso, ma rimanga in misura percentuale maggioritaria nelle mani dei presidenti. Si vorrebbe mantenere il presidente dentro, per controllare e essere sicuri di non prendere “fregature”. C'è magari paura di concedere al professionista troppo potere, sapendo che poi farà leva sui prodotti maggiormente vendibili”.

“Un nome specifico? A questo non ho pensato, descrivo la figura. Non è necessario che sia un nome o un intenditore di calcio o figura gradita. Vorrei uno che si occupi di numeri e basta. Uno che fa televisione, magari un inglese che si occupa della vendita dei diritti in Inghilterra e che sa come funzionano. Ci vuole uno bravo con i numeri che sappia parlare con le società”.

Ascolta la puntata dal video qui sotto o dal podcast a fondo articolo

Il caos nella Lega di Serie A. Il futuro della vostra squadra del cuore passa dalla politica calcistica. #Scanner, il calcio come non l'avete mai conosciuto. Con Giulio Dini e Lorenzo Marucci su #TMWRadio

Pubblicato da Tuttomercatoweb.com su Giovedì 30 marzo 2017