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11 sorprese Mondiali. La formazione ideale di chi ha stupito in Brasile

11 sorprese Mondiali. La formazione ideale di chi ha stupito in Brasile
lunedì 14 luglio 2014, 16:142014
di Marco Conterio

Tu chiamale se vuoi sorprese. Occasioni sul mercato, anche, ma soprattutto rivelazioni. Protagonisti inattesi nella vetrina Mondiale, palcoscenico dorato dove spesso comprimari e portatori d'acqua, giovani e talentini esplodono prima del tempo o quando il loro momento pareva già superato. Guillermo Ochoa ha finito la Ligue 1 come portiere più battutto e retrocesso ma parate alla Gordon Banks con il suo Messico, anche e soprattutto contro il Brasile, gli son valse le attenzioni di mezzo globo. Serge Aurier, ivoriano, era sulla rampa di lancio: nonostante un Mondiale a singhiozzi per i suoi, è stato il migliore della banda Lamouchi. Oscar Duarte della Costa Rica meritava forse il posto da titolare ma scegliamo Kostas Manolas dell'Olympiakos e Josè Maria Gimenez dell'Atletico Madrid come corazzieri arretrati. Il greco ha fisico e carattere, l'uruguaiano ha sì giocato poco ma ha messo a terra l'Italia. Tanto basta, per esserci, così come a DeAndre Yedlin sulla mancina, visto che il terzino dei Seattle Sounders, che ora guadagna 50mila dollari all'anno negli States, in MLS, è destinato a ventuno anni al grande salto in Europa. Tre centrocampisti: Hector Herrera, classe '90 del Messico e del Porto, è stato il primo nome, scritto di getto e di petto. Al secondo c'è Charles Aranguiz, cileno, che l'Udinese ha già preso prima del Mondiale. Cristian Bolanos è più trequartista ma il 'top undici' è più diletto che altro. E poi la Costa Rica merita più di un riconoscimento, così come lui che, svincolato, ha la fila di pretendenti alle spalle. Tris davanti, ma qui la scelta è più facile: Enner Valencia si è già guadagnato l'Europa ed il West Ham dopo un super girone col suo Ecuador. Joel Campbell è uomo copertina, appunto, della Costa Rica: Wenger ed il suo Arsenal già si sfregano le mani. E poi Divock Origi. Classe 1995, del Lille, ha trascinato avanti, finché ha potuto, il Belgio. In un Mondiale delle sorprese, la più bella è anche la più giovane.

Le 11 sorprese - Ochoa; Aurier, Gimenez (Duarte), Manolas, Yedlin; Herrera, Wijnaldum, Aranguiz; Valencia, Origi, Campbell.