411 minuti in A dopo, Gagliardini in Nazionale. Col Sassuolo come amuleto

A Bergamo è rientrato a gennaio, per farsi le ossa dopo esperienze che non gli avevano garantito troppo minutaggio. A La Spezia e a Vicenza, Roberto Gagliardini ha giocato a sprazzi: 19 gare nel 2013-2014 più le 2 dei play off, 14 l'anno dopo, 16 in Veneto. Così, dall'inverno, è rientrato a disposizione della Dea, da 'sesto centrocampista' della rosa. Ottantadue minuti giocati, così si era concluso il suo primo anno in A. Ed ora, con 411 minuti totali nella massima serie, il giovane talento della premiata ditta Gasperini, tecnico che lo ha voluto blindare fortemente nonostante la possibilità di farlo partire in prestito, vola già in Nazionale. Brucia le tappe, in modo inatteso, inconsueto, il giovane jolly di centrocampo.

Interno e mediano, ala destra e pure trequartista, ha giocato anche da esterno sinistro. Giocatore polivalente, gran fisico, a ventidue anni e nove partite in Serie A, Gagliardini è stato convocato oggi da Giampiero Ventura per sopperire all'assenza di Claudio Marchisio. Una storia incredibile, quella del bergamasco, che ha nel Sassuolo il suo portafortuna. Contro i neroverdi esordì, neanche tre anni fa, il 4 dicembre del 2013, in Coppa Italia in una vittoria per 2-0. Adesso, dopo il 3-0 di ieri, la convocazione con l'Italia.