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50 milioni per Kane, ma l'Arsenal deve ancora confermare Wenger

50 milioni per Kane, ma l'Arsenal deve ancora confermare WengerTUTTO mercato WEB
giovedì 2 aprile 2015, 07:152015
di Andrea Losapio

Qual è il problema dell'Arsenal? Dopo qualche tempo pare che il portiere, dopo aver sacrificato Szczesny sul sacro altare della panchina dell'Emirates, sia Ospina, pure discretamente affidabile. Il centrocampo, a meno che non venga bersagliato dagli infortuni (e con Ramsey e Wilshere non è semplicissimo escluderlo), è il reparto migliore, con uno Schneiderlin che potrebbe rappresentare un ulteriore rinforzo di altissimo livello. In avanti le soluzioni sono davvero tante, nonostante Giroud non sia un cannoniere da primissimi posti al Mondo: acquistare Sterling significherebbe rimandare ulteriormente il grande investimento su un centravanti da 30 gol a stagione, quello che poteva essere Luis Suarez ma che per una questione di cavilli burocratici non è poi stato. Cavani, da questo punto di vista, farebbe la differenza. Forse pure Harry Kane, centravanti del Tottenham, con i report di mercato che dicono che i Gunners siano pronti a offrire 50 milioni di sterline. La Juventus qualche movimento l'ha fatto, da par suo, ma la richiesta è inaffrontabile, nonostante l'inglese piaccia e non poco.
L'Arsenal però, prima di comprare, dovrà risolvere l'equivoco Wenger.

Con il Paris Saint Germain che continua a premere per riportarlo in Francia, e un finale di campionato che si preannuncia bollente, fra Premier e FA Cup. Certo, se il Chelsea non avesse vinto con l'Hull City, nell'ultima di campionato, il vantaggio si sarebbe assottigliato ulteriormente e i Gunners potevano pure rientrare clamorosamente in un discorso Premier. Non è stato così.
In ogni caso Wenger deve ancora sciogliere le riserve, ma pure la proprietà - da Gazidis in giù - stanno valutando le alternative. Quindi, sosta delle nazionali a parte, è ancora presto per capire le vere strategie per il mercato dei Gunners. Certo, a ben vedere il problema sarebbe una difesa lenta e tutt'altro che irreprensibile in gran parte dei suoi movimenti. Però, con un Emirates sempre pieno, è indubbio che "l'attacco faccia vendere i biglietti".