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Abate: "Bonaventura tra i leader del Milan. Supercoppa, giusto festeggiare"

Abate: "Bonaventura tra i leader del Milan. Supercoppa, giusto festeggiare"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 4 gennaio 2017, 22:002017
di Raimondo De Magistris
fonte Milannews.it

Intervista rilasciata ai microfoni di Milan TV da Ignazio Abate, terzino del Milan che è tornato sulla Supercoppa Italiana conquistata lo scorso dicembre a Doha.

Su Milan-Cagliari: "Dobbiamo pensare alla partita di domenica, non sarà facile. Poi penseremo alle prossime partite".

Su quanto si sente legato alla sua terra: "E' forte, perché sono molto legato ai nonni paterni, legatissimo ai nonni materni, che sono ancora in vita, e ai miei genitori che sono della provincia di Benevento. Ogni Natale ci torno volentieri, è sempre bello passarlo in famiglia, per ricordare anche le proprie radici".

Se la vittoria in campionato contro la Juve è servita anche per la Supercoppa: "Può essere, ma non lo so. Questa squadra credo sia andata sempre in crescendo. La partita contro la Sampdoria è stata importante, ma la svolta credo sia stata la vittoria contro il Sassuolo. Abbiamo avuto grande cuore sotto 3-1. La grande squadra si vede nella continuità, soprattutto a livello mentale. E' un obiettivo per il 2017".

Sugli obiettivi futuri: "Era giusto festeggiare, anzi. Ci dobbiamo ricordare bene quello che si prova dopo aver vinto, ci deve dar la spinta per il futuro. Siamo concentrati già per domenica. La Supercoppa fa già parte del passato, ma arriviamo da due sconfitte consecutive dopo la sosta di Natale negli ultimi due anni".

Se è stato più emozionante vincere la Supercoppa TIM contro l'Inter o contro la Juventus: "Sono state due emozioni diverse. La prima Supercoppa è sempre importante ma arrivava in un contesto diverso con giocatori che hanno fatto la storia di questa società e forse eravamo anche favoriti. Quest'anno era tutto l'opposto, giocavamo contro una super squadra che sta dettando legge da anni in Italia. La soddisfazione è doppia".

Su Bonaventura: "E' diventato uno dei nostri, è uno dei leader dello spogliatoio. Credo che quest'anno si sia formato un bel gruppo di giovani e italiani che hanno questi colori nel sangue. Mi ha sorpreso l'umiltà di questi ragazzi, ogni giorno si allenano con grande voglia e disponibilità".

Sulla sequenza dei rigoristi: "Credo l'abbia deciso il mister, non ho sentito io. Credo che nessuno si sia tirato indietro".

Sulla finale di Coppa Italia: "L'ho detto ai ragazzi prima della partita. Era giusto che toccasse noi, avremmo meritato forse anche nell'arco dei 90 minuti. Lo schiaffo del gol subito ci ha svegliato e abbiamo ripreso la partita".

Sul momento in cui ha ceduto la fascia a Montolivo prima di alzare la coppa: "Mi è venuto in mente quando stavo andando a prendere la medaglia. Ho pensato a quello che ha passato e quanto ha sofferto negli ultimi anni e vederlo lì in borghese ha fatto sì che facessi questo gesto spontaneo. Dopo tanti anni che le cose non giravano come volevamo abbiamo sofferto tanto. E' giusto che nei momenti in cui le cose non vanno i tifosi se la prendano con i giocatori più esperti"

Sulla vittoria: "E' una bella soddisfazione dopo tanti anni".