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Alex Sandro, Mandzukic e l'eccessiva fretta nelle bocciature

Alex Sandro, Mandzukic e l'eccessiva fretta nelle bocciatureTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 27 novembre 2015, 08:002015
di Marco Conterio

Milioni gettati al vento. Colonne d'inchiostro spesi per etichettare, da subito, due flop d'estate della Juventus. Così erano stati etichettati Alex Sandro e Mario Mandzukic. Altro che colpo da novanta, altro che ariete decisivo. Quello al Porto era stato un regalo, l'Atletico Madrid aveva scaricato il puntero ben volentieri direzione Torino. La fretta nei giudizi spesso non combacia con la parola progetto ma la Juventus, in piena fase di costruzione e riammodernamento, era conscia di dover pazientare e doversi scontrare anche con risultati negativi prima di prendere il là giusto. Chiaro.

Nessuno si attendeva un inizio shock in campionato, è servito pure lo sprone di Agnelli e di Marotta, ma Allegri ha poi trovato la quadra e saputo valorizzare giocatori pagati a peso d'oro in estate come il terzino e l'attaccante. L'ex Porto si sta dimostrando sempre di più uomo per il presente e per il futuro, degno erede di un Patrice Evra che si avvicina alle trentacinque primavere. E Mandzukic, che ha segnato una rete pesantissima, sta ingranando e promette altri gol come macigni pari a quello siglato due giorni fa contro il Manchester City. Dunque, altro che milioni al vento. Alex Sandro e Mandzukic fanno parte del progetto Juventus, per il quale serve tempo, pazienza. La qualificazione anticipata nel girone Champions lo dimostra ed una Serie A dove il terzo posto è a meno sette, e la vetta a meno nove, a venticinque giornate e settantacinque punti dal termine, lo dimostra.