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Allardyce, la sfortuna di essere beccato. Altrimenti niente vergogna

Allardyce, la sfortuna di essere beccato. Altrimenti niente vergognaTUTTO mercato WEB
mercoledì 28 settembre 2016, 06:452016
di Andrea Losapio

Sam Allardyce è stato colto con le mani nella marmellata. Perché l'ex allenatore della nazionale inglese, ripreso di nascosto mentre parlava di trasferimenti, di Football Association e di Roy Hodgson è lo specchio fedele di un calcio che è solo ipocrisia, con frasi fatte davanti ai microfoni e tantissimi retroscena sempre al limite del legale dietro. I guadagni, nel calcio moderno, sono privati, mentre i debiti sono della società: in un football come quello inglese è normale pensare che le educande non esistano, perché è impensabile che una industria come quella pallonara, in Inghilterra, non possa attirare gente senza scrupoli e che ha intenzione di guadagnare.
La sfortuna, per Sam Allardyce, è stata quella di farsi beccare con le mani nella marmellata. Perché altrimenti sarebbe rimasto al proprio posto, con un figlio che ha già avuto un passato non proprio chiarissimo come agente calcistico. Ci sono moltissimi dirigenti nel calcio che tentano di arrotondare con trasferimenti e commissioni. Che poi non vengono beccati, magari, e che continuano imperterriti da decenni.

Allardyce è un capro espiatorio di un modello che continuerà anche dopo le sue dimissioni. Certo, poi verrebbe da dire che in Italia non sarebbe cambiato alcunché, ed è probabilmente vero. Anche se Lippi, da noi, è stato bloccato prima della sua nomina proprio per il figlio procuratore.
Così l'esonero di Allardyce è di fatto un bel segnale per il calcio inglese, un capolinea magari inglorioso per l'ex tecnico del West Ham, con la squadra affidata a Southgate. Certo, tra poco ci saranno di nuovo le qualificazioni e un passo falso non sarebbe proprio il massimo per iniziare. Però Big Sam potrà sempre vantarsi di avere avuto il 100% di vittorie - e zero gol subiti - sulla panchina della nazionale inglese.