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Ambrosini, non tutti gli addii sono romantici

Ambrosini, non tutti gli addii sono romanticiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 4 agosto 2013, 23:002013
di Chiara Biondini
fonte Di Antonio Vitiello per TMWmagazine
Di Antonio Vitiello per TMWmagazine

Non tutti gli addii sono romantici. Molti burrascosi, altri pieni di nostalgia e altri ancora che fanno discutere. Il Milan negli ultimi anni ha salutato tanti campioni, giocatori che hanno fatto la storia del club con successi irripetibili e trionfi memorabili. Addii che hanno interrotto una tradizione decennale, come nel caso dell'ex capitano rossonero Massimo Ambrosini. Il centrocampista di Pesaro giunto al suo 18esimo anno con la casacca del diavolo, si è visto allontanare dal Milan. Una scelta dettata dalla carta d'identità ma anche dalla necessità del club di svecchiare la rosa e inserire forze fresche, un processo iniziato l'anno scorso quando abbandonarono tanti veterani.

Una soluzione condivisibile per certi aspetti, forse meno per la modalità in cui è avvenuta. Ambrosini non ha ottenuto le risposte che immaginava di avere una volta concluso il campionato (con la conquista del terzo posto) e il sentore di sentirsi scaricato aumentava giorno dopo giorno. Il telefono non squillava e le attenzioni del club erano tutte concentrate nel risolvere la grana Allegri, a rischio conferma.

Da via Turati infatti non hanno alzato la cornetta per offrirgli un prolungamento contrattuale così Ambro e il suo entourage hanno iniziato a stabilire contatti con società interessate. C'è stata poca chiarezza ed eleganza nel comunicargli il mancato utilizzo per la prossima stagione. Il capitano si è sentito scaricato in famiglia e ha trascorso giorni difficili, in cui ha versato qualche lacrima per l'interruzione di un amore lungo 18 anni. D'altra parte il momento della separazione doveva arrivare e la decisione sarebbe stata rimandata al massimo di un altro anno. Ma probabilmente ciò che non ha fatto piacere al centrocampista è stata la poca chiarezza.

Come avviene spesso in questi casi la tifoseria si è divisa tra chi avrebbe concesso ancora un altro anno ad Ambrosini e chi invece ha avallato la decisione societaria. Il chiacchiericcio è esploso del tutto quando la Fiorentina ha deciso di comprarlo per dare alla squadra un tocco d'esperienza, portando in rosa un giocatore che ha vinto praticamente tutto nella sua lunga carriera.

Un atleta di caratura interazionale, utile nelle notti europee e nel far crescere i giovani viola alle prime armi. La decisione di legarsi con una squadra che nella scorsa stagione era in competizione con il Milan (soprattutto nel finale di campionato), non è andata giù a gran parte dei sostenitori. D'altronde una volta chiuso le porte di Milanello, l'ex capitano rossonero avrebbe potuto scegliere liberamente il progetto più importante e più attraente. Le strade si sono divise, qualcuno storce il naso quando lo vede con la maglia viola, ma 18 anni di gioie e sofferenze non si dimenticheranno mai.

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews