Anche Guardiola sbaglia: Mandzukic rimedia, ma lo United è in corsa

Manchester United 30%, Bayern Monaco 70%. Con questa statistica relativa al possesso palla s'è conclusa la sfida dell'Old Trafford, andata dei quarti di finale di Champions League. Una partita controllata dal primo all'ultimo minuto dalla squadra di Guardiola che, nella versione 2.0 del suo Barcellona migrato a Monaco di Baviera dalla scorsa estate, ha imposto il gioco a Manchester con autorevolezza e grazie a un gap tecnico che è apparso evidente per larghi tratti della gara.
Il manager di Santpedor, che sta riuscendo nell'impresa di migliorare il lavoro praticamente perfetto di Jupp Heynckes, anche ieri ha messo la sua squadra nelle condizioni per imporre il suo gioco in uno dei campi più difficili d'Europa. Pallone oscurato agli avversari per quasi tutta la partita e una fitta rete di passaggi che ha costretto perfino Rooney ad occuparsi quasi esclusivamente della fase difensiva. Commesso, però, un errore che da un manager come Guardiola difficilmente ti aspetteresti. Se Javi Martinez difensore e Lahm in cabina di regia sono state scelte promosse a pieni voti, meno ha convinto la decisione di non schierare un centravanti che finalizzasse la grande mole di gioco. Muller non ha le caratteristiche per interpretare al meglio il ruolo di prima punta, molto più incisiva la squadra con Mandzukic che pochi secondi dopo il suo ingresso ha partecipato attivamente al gol del definitivo 1-1.

Sul fronte United partita di grande sofferenza da parte di tutti gli interpreti in campo. Senza i favori del pronostico e, soprattutto, giocatori come Evra e van Persie, Moyes ha chiesto grande sacrificio a tutta la sua squadra che ha badato quasi unicamente alla fase difensiva e s'è affidata solo alle ripartenze per pungere la difesa bavarese. Il gol a sorpresa di Vidic ha trasformato la partita in un'impresa per otto minuti, quello di Schweinsteiger riportato tutti sulla terra e chiarito che all'Allianz Arena sarà il Bayern ad avere più possibilità di staccare il pass per le semifinali. Il discorso qualificazione, comunque, è ancora aperto, anche se difficilmente Guardiola tra una settimana ripeterà l'errore commesso ieri sera.