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Ancora una doppia cifra per Orsolini: la bandiera del Bologna ora vede l'azzurro europeo

Ancora una doppia cifra per Orsolini: la bandiera del Bologna ora vede l'azzurro europeoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 13 maggio 2024, 12:08Serie A
di Tommaso Maschio

In rossoblù dal 2017/18 Riccardo Orsolini può essere considerato una bandiera del Bologna dove nel corso degli anni ha regalato gioie e dolori, momenti d’esaltazione collettiva e altri in cui non sono mancate le critiche. Il tutto a causa di una continuità di rendimento che negli anni passati lo ha condizionato non permettendogli di conquistare una maglia azzurra in maniera costante e facendo pensare a un altro ‘vorrei, ma non posso’ che spesso caratterizza qui giocatori dal grande potenziale che però si scontrano con troppi alti e bassi di rendimento.

Eppure i numeri parlavano di un giocatore capace di segnare e fare segnare, di mostrare grandi giocate sia tecniche sia fisiche, ma sempre con un sottofondo da incompiuto e con qualche incomprensione di troppo specialmente nell’ultima fase del ciclo Mihajlovic quando spesso il classe ‘97 veniva schierato da quinto di centrocampo.

Poi l’arrivo di Thiago Motta e la svolta: 11 reti e quattro assist lo scorso anno, quando per la prima volta andò in doppia cifra in campionato, e ora 10 gol e due assist (con due gare ancora da giocare) che confermano la continuità trovata sotto la guida dell’italo-brasiliano che ha saputo sfruttarne al meglio le caratteristiche ritagliandogli un ruolo che ne mette in luce i pregi e ‘nasconde’ quei difetti che ancora ci sono.

Prestazioni da trascinatore, da uomo squadra, che hanno regalato al Bologna un sogno che sembrava così lontano e irraggiungibile e che ora aprono per lui le porte della Nazionale in vista dell’Europeo. Difficile infatti pensare che, visto lo stato dell’attacco azzurro, il ct Spalletti possa rinunciare a un giocatore capace di fare la differenza anche a gara in corso – come successo in questa stagione –, che può ricoprire più ruoli ed è anche abile sulle palle da fermo. Una convocazione, la sua come quella più complicata di Calafiori, che sarebbe anche un premio per una squadra che è andata oltre le aspettative coniugando bel gioco e risultati.

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