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Arsenal, adesso rischi. All'Emirates due risultati su tre a favore dei turchi

Arsenal, adesso rischi. All'Emirates due risultati su tre a favore dei turchiTUTTO mercato WEB
© foto di RICHRD PELHAM
mercoledì 20 agosto 2014, 06:152014
di Vito Aulenti

Chi pensava ad una passeggiata di salute in Turchia, magari ricordando il doppio successo di dodici mesi fa contro il Fenerbahçe, dovrà ricredersi: il passaggio dell'Arsenal alla fase a gironi di Champions League è infatti tutt'altro che scontato, soprattutto alla luce di quanto visto nella serata di ieri all'Atatürk Olimpiyat Stadium. La squadra di Wenger è apparsa timida, a tratti rinunciataria, permettendo al Besiktas di prendere coraggio e di portarsi in avanti senza timori, tanto da impensierire la retroguardia londinese in più di un'occasione, soprattutto con Demba Ba, il quale, rimembrando i suoi trascorsi al Chelsea, avrà forse avvertito aria di derby.

Troppo brutta per essere vera la compagine inglese, ingabbiata dall'agguerrita mediana turca, ma anche tradita dai suoi uomini di maggior classe come Sanchez, Cazorla e Ramsey - già, soprattutto da lui, che a dieci minuti dalla fine si è fatto cacciar fuori come l'ultimo dei debuttanti -, mai veramente entrati in partita. Pessima pure la gara di Giroud, la cui impalpabilità al centro dell'area avrà molto probabilmente rammentato a Wenger la necessità di acquistare un vero numero nove, uno di quelli che, soprattutto in match delicati come questo, la buttano dentro alla prima occasione, senza pietà alcuna.

Tra sette giorni si torna in campo, questa volta all'Emirates Stadium, dove i turchi guidati da Bilic avranno a propria disposizione due risultati su tre per passare il turno. L'Arsenal non può dunque più scherzare né fare calcoli: dovrà necessariamente vincere per entrare a far parte dell'olimpo delle squadre europee per la diciassettesima volta di fila. Nel serbatoio avrà un Ramsey in meno e tre campioni del mondo in più (con ogni probabilità rientreranno Mertesacker, Podolski e Ozil): un bel vantaggio, soprattutto se accompagnato dal vero "spirito Gunners", quello mancato nella serata di ieri. Se dovesse andare perduto per la seconda volta di seguito, allora sarebbero davvero dolori: Arsenal avvisato, mezzo... qualificato.