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Atalanta con il piglio della grande. Manca solo qualcosa davanti

Atalanta con il piglio della grande. Manca solo qualcosa davantiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 21 dicembre 2016, 06:452016
di Andrea Losapio

L'Atalanta vista ieri sera all'Atleti Azzurri d'Italia ha il piglio della grande squadra. Grande forza, buona tecnica, travolgente divertimento. C'era chi, contro l'Udinese a fine primo tempo, si era alzato incredulo per avere visto un undici così dominante, così bello, sotto di un gol per effetto dell'unico tiro in porta degli avversari. Quello che si è visto, in maniera praticamente identica, ieri: Empoli tutto dietro ad aspettare il momento - e il rimpallo - propizio, pallone buttato in mezzo e Mchedlidze a battere un incolpevole Sportiello, comunque protagonista di una serata negativa con un paio di indecisioni ininfluenti sul risultato.
Poi, però, le castagne vengono tolte dal fuoco dai grandi giocatori. Da Alejandro Gomez, praticamente folletto spiritato sulla fascia, e da Franck Kessie, partito dalla panchina ma con il sacro fuoco di fare bene. La fucilata a uno Skorupski dominante fino a quindici minuti dalla fine ha risolto una gara che poteva essere un altro grande rimpianto per la banda Gasperini: di fatto la zona Europa è lì a un passo, ma con i tre punti in più contro l'Udinese sarebbe un Natale ancora migliore.


Ecco, a quest'Atalanta manca il killer istinct che, per anni, è stato rappresentato da German Denis. Il Tanque del primo anno in nerazzurro ora sarebbe già ben oltre la doppia cifra. Petagna gioca bene, ha comunque presenza e possenza, ma la porta non la vede, non riesce a inquadrarla. Difficile pensare che Pesic vada granché meglio, probabilmente Pinilla sarebbe un lusso per questa formazione, anche in termini realizzativi. E Paloschi? Lui ha detto di non volersene andare, delle due l'una: o è il titolare, oppure meglio lasciare Bergamo e salpare verso altri lidi, sapendo che Nemo propheta in patria. Nemmeno lui.