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Atalanta, Gasperini: "Nessuna rivalsa contro l'Inter. Mi godo i miei giovani"

Atalanta, Gasperini: "Nessuna rivalsa contro l'Inter. Mi godo i miei giovani"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 24 ottobre 2016, 09:382016
di Tommaso Bonan

Il tecnico dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io lo Sport: "I giovani della mia squadra come Kessie e Petagna? E' una nuova generazione di talenti, ci auguriamo che l'Atalanta possa tornare quella società che ci ha abituato a sfornare giovani talenti, anche per la Nazionale. Se conta più un bravo allenatore o i fatturati? Contano anche i bravi giocatori. A parte gli scherzi, chiaro che il fatturato è determinante, i soldi aiutano. Poi c'è anche l'ingegno di un tecnico che prova a fare calcio, cosa che a Bergamo è possibile fare. Poi ovviamente, a Bergamo come nelle altre piazze, alla fine è il risultato la cosa più importante. I miei numeri contro l'Inter? E' una vendetta strana, prima di andare all'Inter non ero mai riuscito a battere i nerazzurri, dopo che me ne sono andato invece sono arrivate 4 vittorie di fila. Non possiamo però parlare di rivalsa, però è vero che c'è questo dato curioso. Per l'Atalanta era importante confermarsi dopo la vittoria con il Napoli. L'ambiente interista? E' difficile soprattutto all'inizio. L'Inter che è abituata a lottare per il vertice da qualche anno fa più fatica a trovare la strada giusta. Come ho preparato la gara con l'Inter? Handanovic è stato protagonista anche nelle partite precedenti, quindi i nerazzurri erano in difficoltà in fase difensiva piuttosto che in avanti. E' stato importante andare in avanti con più uomini possibili, la partita era costruita in questo modo. De Boer? La società, se crede in lui, deve fare delle valutazioni realistiche sulle possibilità che abbia di cambiare la situazione. Per chiunque al suo posto, ci vorrebbe un po' più di pazienza. Sono effettivamente stato molto vicino a veder conclusa la mia avventura qui. La situazione era davvero delicata. Poi c'è stata una crescita di gioco, personalità e fiducia, accompagnata dai risultati.

Anche io ho avuto bisogno di un rodaggio. Per De Boer dovrebbe valere lo stesso ragionamento, anche se lì l'ambiente è ancora più difficile. La lite tra Mourihno e Conte? Non ho avuto modo di vedere cosa è successo, bisogna saper perdere ma anche saper vincere, ma non entro nello specifico perché non conosco la situazione. Come ho visto in campo l'Inter? Effettivamente non ha fatto una buona partita, mi auguro per merito nostro. Ovvio che anche in altre occasione si è vista un'Inter che non può soddisfare le esigenze dei tifosi. Il campionato comunque è equilibrato, tante squadre possono fare un filotto negativo e poi uno positivo, come ad esempio il Milan. Petagna? E' un ragazzo che prometteva molto bene, ha esordito giovanissimo nel Milan, poi per qualche motivo si era un po' perso. Il passaggio nel calcio professionistico non è mai semplice. E più in generale per i giovani non c'è mai molto spazio, anche se c'è un'inversione di tendenza adesso. Sto cercando di tirare fuori le sue migliori qualità. Kessie? Faccio fatica a paragonarlo ad un giocatore italiano. Ha grande forza fisica, ha qualità superiori anche se è ancora molto giovani. Potrebbe essere un Gattuso o un Bagni, che sa fare bene le due fasi oltre alla forza di arrivare al gol. All'Atalanta era venuto come difensore, questo per dire che spesso bisogna stare attenti alle evoluzioni dei calciatori. La Juve? E' la più forte, anche se adesso non è nella migliore condizione. Resta comunque la favorita".