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Atalanta, Gasperini: "Questa società crede in me, all'Inter sono stato un ripiego"

Atalanta, Gasperini: "Questa società crede in me, all'Inter sono stato un ripiego"
domenica 4 dicembre 2016, 23:492016
di Rosa Doro

Ospite della Domenica Sportiva Gian Piero Gasperini ha detto:

Parole di Lulic inaccettabili?
"Assolutamente inaccettabili a partita finita per lo più. Vedere l'Olimpico con così poca gente, abbiamo bisogno di moderare i toni e recuperare fiducia nel calcio, avere un clima più sereno per riportare la gente allo stadio".

La sconfitta contro la Juve non rovina questa favola?
"Il paragone con il Leicester non lo sentivamo perché sono due pensieri diversi, ma per due mesi e mezzo abbiamo fatto il Leicester dello scorso anno, questa sconfitta ci ha riportato nella nostra dimensione ma la classifica è molto bella e adesso ripartiamo".

Cosa e come è cambiato?
"E' stato un processo lungo, attraverso la preparazione, poi ci sono state delle svolte importanti perché i giovani già erano dentro la squadra. Ho avuto la fortuna che il presidente è sempre stato molto convinto e forte, anche dopo la brutta sconfitta di Cagliari mi ha legittimato davanti alla squadra ma il mercoledì dopo abbiamo preso lo stesso".

Cosa direbbe suo padre se potrebbe vedere dove è ora?
"I miei genitori hanno potuto seguire tutta la mia carriera e la sua evoluzione con molta discrezione, sempre molto attenti e con molta felicità e di questo sono orgoglioso".

Alla quinta giornata eravate terzultimo e invece ora?
"Siamo andati oltre le previsioni, avevo fiducia in questa squadra quando vedevo segnali importanti. Il gruppo mi ha seguito fin dalla preparazione, non immaginavo di fare una striscia così importante ma sapevo che ci saremmo ripresi dopo un inizio anche sfortunato".

Sapere aspettare fa la differenza e all'Inter non lo hanno fatto?
"Quando un allenatore arriva è importante fare subito bene. Può superare il momento se ha la convinzione della società, all'Inter non era così, sono stato un ripiego forse in quel momento, ero convinto che quel gruppo di giocatori potevano dare ancora qualcosa di importante. Invece erano ancorati alle loro abitudini, non hanno avuto pazienza e soprattutto voglia di modificarle un po'. Si è ridotto tutto in dieci giorni".

La sconfitta della Juve ha detto che a Genova possono perdere tutti?
"Sì, sul suo campo il Genoa ha qualcosa in più. La Juventus è la squadra più forte del campionato, ieri contro di noi era concentrata, equilibrata".

Avete sempre un occhio all'Europa?
"E' un campionato equilibrato, non siamo partiti con questo obiettivo, siamo lì da qualche settimana, la sconfitta di ieri ci brucia perché non siamo stati abbastanza competitivi ma abbiamo voglia di rifarci".

Vale di più vincere uno scudetto con la Juve che conosce bene o andare in Europa con l'Atalanta?
"In questo caso andare in Europa con l'Atalanta".

Campionato equilibrato o povero?
"Non è mai povero se è equilibrato, anzi dà un'opportunità ad altri squadre come la nostra di raggiungere traguardi importanti. La Juve non ha forse rivali importanti ma anche loro non riusciranno a fare tutti i punti degli scorsi anni".

Kessié via a gennaio?
"Intorno ai nostri giovani c'è interesse di tante società, contro la Roma c'erano 22 società accreditate per osservarli ma il nostro obiettivo è rinforzare la squadra".

Sulla Juventus?
"Mandzukic ha fatto una gara straordinaria, ma siamo andati in difficoltà per la consistenza del centrocampo della Juventus. Marchisio, Khedira e Sturaro ci hanno messo in difficoltà".