Attaccanti di Colombia: è fenomeno Bacca, ma solo lui

Carlos Bacca è l'uomo copertina dell'ultima Europa League. I suoi gol hanno trascinato il Siviglia alla quarta coppa negli ultimi nove anni, un record difficilmente battibile, con gli andalusi che continuano a dare dimostrazione di calcio: non è sempre crescendo talenti che, negli anni duemila, si può vincere. Basta una programmazione, una piazza relativamente tranquilla, un grandissimo direttore sportivo come Monchi e non interessi di bottega. Bacca, l'uomo che sei anni fa vendeva pesce a Barranquilla, solamente dodici mesi fa avrebbe potuto pensare di essere il titolare nella Colombia del Mondiale. Peccato che abbia giocato solo venti minuti con il Brasile, gli ultimi della Coppa del Mondo dei Cafeteros, nonostante l'infortunio di Radamel Falcao avesse tolto il mostro sacro della competizione. Ora, probabilmente, sarebbe la prima scelta, considerata anche la stagione disastrata del Tigre al Manchester United.
Non solo lui, perché i colombiani, dopo un Mondiale buono (ma non buonissimo, considerata la bravura di alcuni interpreti) non hanno vissuto una stagione ad altissimo livello.

Cuadrado è stato ceduto dalla Fiorentina al Chelsea, a fine gennaio, per trentatré milioni di euro. Ed è già sul mercato per i Blues, perché Mourinho non lo considera come un titolare. Benino Jackson Martinez con il Porto - forse il migliore anno da quando è al Dragao - mentre James Rodriguez, considerato (a ragione) l'astro nascente del calcio sudamericano è finito al Real Madrid, pur non facendo benissimo. Un'operazione di marketing che però è fallita in semifinale di Champions, con la traversa presa allo Stadium contro la Juventus. In ripresa Luis Muriel in seguito alla cessione dall'Udinese alla Sampdoria, in discesa Ibarbo, arrivato a Roma e perso nel giro di pochi giorni. Teofilo Gutierrez, al River, ha vinto una Copa Sudamericana ma ha i soliti problemi caratteriali (comunque molto limati rispetto agli anni passati). E Adrian Ramos? Finito nel tritacarne della stagione del Borussia Dortmund, lo stesso che ha inghiottito il nostro Ciro Immobile.