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Badelj, due mesi per confermare di non essere un bidone

Badelj, due mesi per confermare di non essere un bidoneTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/ Image Sport
mercoledì 1 aprile 2015, 07:152015
di Andrea Losapio

Milan Badelj, a metà gennaio, aveva giocato solamente quattro partite di Serie A. Solcando il campo di più in Europa League (cinque presenze), laddove Marko Marin aveva raccolto i pochissimi minuti della sua esperienza fiorentina: insomma, una bocciatura in piena regola, l'anticamera a una possibile cessione nel mercato estivo. Perché i viola, contrariamente al tedesco, lo avevano prelevato a titolo definitivo dall'Amburgo, di fatto puntandoci come possibile alternativa al cileno Pizarro. E, fino alla partita con l'Atalanta, assomigliava più a un brutto anatroccolo che a uno splendido cigno: difficile scordare gli improperi e le risatine di chi lo additava come il centrocampista più scarso della rosa di Montella. Salvo, poi, giocare un'ottima gara contro i nerazzurri, impreziosita dall'assist per Mario Gomez. "Stasera ne ha imbroccata una giusta pure Badelj".

Il commento laconico.
Da lì in poi il croato non si è più fermato, diventando uno dei migliori centrocampisti del campionato per rendimento, all'undicesimo posto per il CIES per quel che riguarda l'intera Europa. Statistiche che lasciano il tempo che trovano (Sahin è al primo, più che altro per funzionalità che non per reale rendimento) ma con un certo trend che spiega come Badelj sia migliorato davvero molto. Certo, nella sua Croazia il ruolo è decisamente ben coperto - c'è un certo Modric - e ha disputato solo pochi minuti contro la Norvegia. Meglio per la Fiorentina, perché i tanti impegni fra Europa League e Coppa Italia, combinati ai tanti convocati per gli impegni delle nazionali, potrebbero far finire la benzina al gruppo di Montella. E, in vista di una volata finale, Badelj ricopre un ruolo decisivo.