Balotelli e il sogno impossibile. Nonostante Raiola come procuratore
Mino Raiola è procuratore capace di aprire porte precluse a tutti o quasi. Nell'estate 2014 ad esempio, nei giorni in cui il Liverpool stava cedendo Luis Suarez al Barcellona per 75 milioni di euro, convinse la dirigenza dei reds a puntare sul centravanti classe '90 nonostante due stagioni al Milan buone, ma tutt'altro che esaltanti.
Potere di uno dei procuratori più potenti del mondo, che riuscì a strappare un contratto importantissimo per un calciatore che poi, sul campo, non s'è dimostrato all'altezza del compito. Rodgers ben presto l'ha relegato in panchina e il Liverpool a fine stagione, per non svalutare ulteriormente l'investimento, decise di mandarlo in prestito al Milan per rilanciarsi.
Un'operazione riscatto che fino a questo momento non è riuscita perché Balo, dopo il suo primo e finora unico gol della seconda avventura rossonera, è stato fermato da una pubalgia che lo sta rendendo un oggetto estraneo al nuovo progetto Milan targato Mihajlovic.
Prestazioni che non si sposano con quello che è il grande sogno del giocatore: vestire la maglia del Real Madrid. Balotelli non è mai stato all'altezza di un club così importante e adesso che è ai minimi storici il sogno s'è trasformato in un miraggio. Il Real Madrid per Balo è utopia, nonostante le parole di Raiola che ieri sulla questione s'è espresso così: "Per ogni grande giocatore sognare di giocare nel Real è quasi logico: chi non lo farebbe? Auguriamoci che un giorno possa realizzare il suo sogno".