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Barcaccia e banane. Questa volta è l'Olanda a uscirne con le ossa rotte

Barcaccia e banane. Questa volta è l'Olanda a uscirne con le ossa rotteTUTTO mercato WEB
© foto di (Voce Giallo Rossa) - Valentin Morariu
venerdì 27 febbraio 2015, 12:002015
di Raimondo De Magistris

Le vicende che negli ultimi otto giorni hanno fatto da cornice al doppio confronto tra Roma e Feyenoord ci hanno lasciato con un'immagine dei tifosi olandesi decisamente pessima. Generalizzare, in questi casi, è sempre sbagliato perché per un'ultras che ha usato la Fontana della Barcaccia a mo' di pattumiera ce ne sono stati almeno due che si sono offerti di ripagare i danni provocati dai loro stessi connazionali. Fatto sta però che tra gara di andata e quella di ritorno si sono visti talmente tanti episodi spiacevoli che non permettono di passare su quanto successo a cuor leggero.
Prima della sfida dell'Olimpico quello che è accaduto è stato a dir poco aberrante. Vedere un'opera del Bernini utilizzata come contenitore per le lattine da parte di tifosi (?) ubriachi è stato una stretta al cuore per chi a giusta ragione ritiene l'arte uno dei pochi vanti italiani da sfoggiare in giro per il mondo e da non sciupare. Il pressapochismo col quale questi pseudo-sostenitori sono stati accolti a Roma non può in alcun modo giustificare comportamenti di dubbio gusto che ieri, nella sfida del ritorno del de Kuip, si sono replicati.
Il pomeriggio in quel di Rotterdam è stato a dir poco surreale. Alcuni sostenitori della Roma sono stati trattati con una durezza che agli occhi di tutti è apparsa eccessiva. Non tutti, probabilmente, erano partiti con le migliori intenzioni. Il recupero di qualche tirapugni e qualche bastone (come hanno fatto a passare i controlli di Fiumicino?) ha convinto la Polizia locale a fare di tutta l'erba un fascio e a fermare senza troppe spiegazioni ben 83 tifosi giallorossi.

Salvo poi rilasciarli giusto in tempo per assistere al fischio d'inizio.
In campo, però, una volta iniziata la gara sono stati ancora una volta i sostenitori del Feyenoord a mettersi in evidenza per episodi negativi. Al minuto numero 54, subito dopo l'espulsione di Te Vrede, l'arbitro è stato costretto a sospendere la partita per un quarto d'ora per un incessante lancio di accendini dagli spalti che non permetteva il regolare svolgimento della gara. Un episodio increscioso arrivato dopo un primo tempo nel quale un sostenitore olandese s'è preso la briga di lanciare una banana gonfiabile verso Gervinho, colui che ha poi deciso la sfida con la rete del definitivo 1-2.
L'Olanda, insomma, in questo caso ha fatto una pessima figura. Trarre giudizi moralistici dopo questo doppio confronto sarebbe operazione superficiale e irriconoscente nei confronti di un modello oranje che per molti versi - non solo quello calcistico - resta un esempio. Ieri, però, non è stato così. Da questo doppio confronto l'Italia ne è uscita come parte lesa. A tornare a casa con le ossa rotte è stato il Feyenoord è il risultato maturato sul campo, in questo caso, è solo un aspetto marginale.