Baselli, riserva di lusso. Diversamente da Gabbiadini

Daniele Baselli è uno dei profili più richiesti della nostra Serie A. Classe 1992, può giocare sia da regista che da mezz'ala, tecnica di prim'ordine. La sua crescita, a Cittadella è stata esponenziale, tanto da valere l'interessamento della Juventus che, esattamente un anno fa, lo aveva praticamente prelevato dall'Atalanta. Il suo acquisto e quello di Zappacosta erano già stati definiti, in comproprietà, peccato che l'abrogazione abbia rovinato i piani della Vecchia Signora: Baselli è stato però considerato troppo immaturo per giocare in bianconero, mentre Zappacosta piace, ma la tenuta di Lichtsteiner potrebbe pure optare per scelte diverse.
Il problema di Baselli è che, davanti, ha un certo Cigarini, cervello atalantino che è difficilmente scalzabile dal ruolo di titolare, mentre Carmona ha altre caratteristiche, giocando più da mediano. Difficile presentare un centrocampo con due registi, forse troppo leggero soprattutto per una squadra che all'andata è sempre stata nelle retrovie, pur non entrando nelle ultime tre praticamente mai.

Baselli riveste un ruolo centrale, diversamente da Zappacosta - che ha meno responsabilità - e la sua evoluzione sembra quasi la stessa di Gabbiadini. A Bergamo il nuovo attaccante del Napoli giocava in alternativa a Denis e sembrava non ci potesse essere lo spazio per un utilizzo contemporaneo. Prima al Bologna e poi al Napoli ha completato la sua maturazione, diventando da grande squadra.
Baselli invece continua a essere incedibile per l'Atalanta, a meno di grossissime offerte, e le sue quotazioni non sono in ribasso. Sassuolo, Sampdoria, Inter, Milan, tutte vorrebbero accaparrarsene le prestazioni. E per una riserva, seppur di lusso, è una stranezza.