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Benitez, l'interinale. Nel solco di Mourinho

Benitez, l'interinale. Nel solco di MourinhoTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
venerdì 20 settembre 2013, 07:152013
di Andrea Losapio

Uno spettacolo assoluto. Il Napoli che mercoledì sera ha schiantato il Borussia Dortmund ha dato l'impressione di essere una grande squadra. Di avere la consapevolezza di potersi giocare una partita speculare contro i vicecampioni d'Europa, senza rischiare più di tanto - a parte l'intraprendenza di Aubameyang e la possibilità per Lewandowski sullo 0-0 - di andare in svantaggio. Anzi, il 2-1 finale è un risultato che sta stretto per vari motivi, con la consapevolezza che al ritorno non sarà così semplice: il San Paolo, trasformato in bolgia, è sempre un cliente difficile.
Lo è ancora di più da quando Rafa Benitez si è seduto in panchina. Cambiando una filosofia di gioco, passato dai dettami tattici di Walter Mazzarri alla mentalità più aperta e meno sparagnina dello spagnolo. Accontentato in tutto e - quasi - per tutto sul mercato estivo. Albiol, Callejon e Higuain, riserve Real di una squadra galattica, tra i migliori in campo. Con il Pipita decisamente in formissima. Benitez, dicevamo, che quattro stagioni fa si sedeva sul seggiolino di José Mourinho all'Inter, squadra reduce da un Triplete squillante, senza avere la completa fiducia di chi lo sopravanzava nella scala gerarchica. Le frizioni con l'ambiente erano pressoché insanabili, così come con i senatori dello spogliatoio, abituati a essere trattati con bastone e carota dal lusitano.

Benitez è durato pochi mesi, con più di un nomignolo offensivo - che spesso si riferiva alla pancia e all'essere non proprio in forma - che sgorgava non solo dai semplici tifosi, ma anche da giornalisti e addetti ai lavori.
Il tempo è galantuomo si dice spesso. Il punto più basso, d'altro canto, non è stato toccato a Milano, bensì a Londra nella prima uscita del "suo" Chelsea, che in realtà era la squadra di José Mourinho, un'altra volta. Allenatore ad interim, come per dire che i giorni erano già contati e che sarebbe stato cacciato a fine stagione. Cosa realmente successa, ma il fatto che le distinte portassero quella dicitura può essere davvero umiliante. Benitez ha tirato fuori gli artigli a marzo, facendosi esplodere e rischiando la panchina in ventiquattrore, ma con il suo sfogo ha vinto un'Europa League. Che non è la Champions, ma continua la tradizione vincente che il Chelsea ha da due anni a questa parte, con allenatori che non sono di alto cabotaggio. Invece Mourinho, alla prima uscita, ha steccato con il Basilea. Proprio mentre il Napoli distruggeva il Borussia Dortmund. Se non è una rivincita, l'ennesima, davvero poco ci manca.