Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Bentornato campionato. La Nazionale una volta ogni quattro anni

Bentornato campionato. La Nazionale una volta ogni quattro anniTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 22 novembre 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Antonio Conte si lamenta. Perché la sua Nazionale è poco attraente per i club, perché non è possibile allenare in queste condizioni - come se i suoi emuli di Germania, Francia, Spagna, Brasile e via discorrendo fossero abituati diversamente - perché ci sono troppi stranieri nelle società, e tanti altri perché di minore importanza. Non ha del tutto torto, ma per non sembrare troppo cerchiobottisti la realtà è che la nazionale appassiona solamente una volta ogni quattro anni, quando gli avversari possono chiamarsi Costa Rica, Slovacchia o Nuova Zelanda. Certo, se poi raccogli un solo punto contro queste tre squadre, evidentemente c'è un grosso problema di fondo: il movimento italiano è in crisi.
Eppure, in mezzo ai due grandi fallimenti intercontinentali c'è un europeo giocato da protagonisti, con vittorie contro la Germania e l'Inghilterra - seppure ai rigori - e un pareggio contro la Spagna nel gironcino. Certo, anche lì con il fiato corto, perché poteva esserci un altro biscotto alla Danimarca-Svezia di otto anni prima, ma che poi non è accaduto. Il problema c'è, esiste, la nazionale italiana non ha più nemmeno un grande numero dieci, probabilmente perché la nostra scuola è sopravvalutato.

O, probabilmente, sorpassata.
La realtà è che, nonostante le cinque vittorie e il pareggio (contro l'unica squadra appena sopra la sufficienza, la Croazia) nelle prime sei gare, questa nazionale è divertente come la replica della soap opera brasiliana già vista due volte in una settimana perché le tue due figlie si sono incollate e non ti hanno voluto dare il telecomando. Fa sbadigliare, alle volte addormentarsi, e uno straccio di gioco non si vede: per esaltarsi servono le sgroppate di Perisic, peccato che giochi con la maglia a scacchi biancorossa. E non diverte da tantissimo tempo, forse dall'Europeo 2000 con Totti e Del Piero a contendersi la solita staffetta che c'è stata in quasi tutte le nazionali. Adesso non riusciamo a produrre nemmeno un fuoriclasse. E la gente si annoia: bentornato campionato, ci sei mancato.