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Berlusconi non lascia e rilancia. Con Mr Bee al suo fianco

Berlusconi non lascia e rilancia. Con Mr Bee al suo fiancoTUTTO mercato WEB
domenica 3 maggio 2015, 08:302015
di Tommaso Maschio

Per l'addio di Silvio Berlusconi al Milan bisognerà ancora attendere. Dopo 29 anni di grandi successi e qualche momento buio infatti il proprietario dei rossoneri non si è ancora rassegnato a lasciare completamente il controllo della sua squadra e manterrà il 51% delle azioni anche quando la trattativa con il magnate tailandese Bee Taechaubol sarà completata. È quanto è emerso nella lunga giornata di ieri quando Berlusconi e Mr. Bee hanno trovato una bozza d'accordo confermata dai comunicati di Finivest e dello stesso indonesiano entrambi concordi nel ribadire che Silvio Berlusconi manterrà saldamente il controllo sul club rossonero aprendo però a quelle iniezioni di capitale necessarie per competere ad altissimi livelli in Europa. Capitali che arriveranno dallo stesso Taechaubol, dai suoi soci – China Citic Bank e Ads Securitie – e infine dalla commercializzazione del brand Milan nei paesi asiatici, grande mercato quasi vergine che i club italiani stanno scoprendo con ritardo rispetto ai competitor europei.

Un ulteriore supporto alla crescita del club sarà dato dalla Doyen Sport, colosso che gestisce numerosi calciatori in giro per il Mondo e che sembra essere partner principale del nuovo Milan. Il suo presidente Nevio Lucas è stato infatti presente a tutte le fasi della trattativa e ha già incontrato l'ad rossonero Adriano Galliani per parlare del futuro e del mercato estivo che dovrà regalare alla piazza giocatori all'altezza della storia e delle ambizioni del club dopo anni complicati come gli ultimi due.

In futuro poi ci sarà, forse, la possibilità per i soci entranti di crescere e acquisire sempre più azioni e potere decisionale all'interno del Milan portandosi a quel 70-80% che si erano prefissati di raggiungere in tempi più brevi di quanto invece è stato stabilito - a grandi linee - negli ultimi giorni. Il Milan resta quindi di Berlusconi, per un legame che sembra sempre più indissolubile.