Boateng si libera, il Milan pesca nel passato per migliorare il proprio futuro
Il Milan in crisi di identità e in cerca di gioco si prepara a pescare nel suo passato per migliorare il proprio futuro. La notizia è della tarda serata di ieri: Kevin-Prince Boateng ha risolto il contratto che lo legava allo Schalke 04, ormai fra il ghanese e il ritorno a Milanello non vi sono più ostacoli. Per quello ufficiale, quantomeno, perché il centrocampista già da un paio di mesi si sta allenando con i suoi vecchi-nuovi compagni: ha prima convinto Sinisa Mihajlovic, poi ha tagliato i ponti con il club di Gelsenkirchen. Le parti hanno inizialmente smentito che quel ritorno fosse il preludio a un altro ritorno, quello in Serie A con la maglia del Diavolo; poi Mihajlovic ha concesso qualcosa; ora, sarà decisamente più difficile nascondersi. Ritorno al passato, quindi: serviva? Forse sì, a livello tattico, perché Boateng potrebbe dare qualche idea in più alla manovra rossonera, davvero troppo brutta contro il Carpi, ammesso che di manovra si possa davvero parlare.
Forse no, a livello di stimoli, perché i cavalli di ritorno convincono sempre poco o punto: se non ha fatto bene Shevchenko, figuriamoci Boateng, diranno i maligni. Decisamente sì, diciamo noi, a livello di carattere: uno dei peccati originali del Milan negli ultimi anni è stato quello di liberarsi troppo in fretta dei cosiddetti senatori. Nella rosa attuale, Boateng sarà l'unico, assieme ad Abate e Abbiati, ad avere fatto parte della squadra nella stagione 2010-201 quella dell'ultimo scidetto per intendersi: qualcosa vorrà pur dire. Anche se di scudetto, almeno per ora, non si può certo parlare, Boateng è libero e tornerà rossonero, anche per dare la carica allo spogliatoio.