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Bologna, Giaccherini: "Voglio e spero di rimanere, qui tornato ad alti livelli"

Bologna, Giaccherini: "Voglio e spero di rimanere, qui tornato ad alti livelli"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 31 maggio 2016, 11:002016
di Ivan Cardia

Le critiche degli scettici come arma in più? "Sì, ci deve dare ancora più spinta. Non abbiamo i grandi campioni del passato, ma la cosa più importante è essere una squadra, in cui tutti si aiutano e ognuno sa cosa deve fare. Questa può essere la nostra forza". A parlare è Emanuele Giaccherini, centrocampista della Nazionale intervistato oggi dal Corriere della Sera. "Io e l'Italia sottovalutati. Sarà bello stupire tutti", dice il centrocampista che potrebbe lasciare il Bologna per tornare al Sunderland e poi rientrare in Italia, magari Fiorentina e Torino. Intervista lunga, sulla spedizione in terra francese e non solo: "Sappiamo che non siamo i favoriti, ma si può vincere anche senza partire favoriti. Paragone col Leicester? No, deve essere d'esempio anche per noi. Siamo l'Italia e dobbiamo pensare a vincere. Ma in questo momento la storia è alle spalle e siamo un gradino sotto le altre. Proprio per questo, come la squadra di Ranieri, dobbiamo andare oltre le qualità tecniche: dobbiamo correre più degli altri e fare la differenza con la nostra organizzazione tattica.

Futuro? Voglio e spero di rimanere a Bologna: è qua che se sono tornato su certi livelli. Io simbolo dell'Italia operaia? Io ringrazio la gavetta che ho fatto, perché so bene da dove vengo e quello che ero. Mi sento una persona pulita, semplice, che nella vita ha avuto la fortuna di saper giocare a calcio. Fabbrica? Sì, a 16 anni ho fatto tre mesi estivi alla Mabo prefabbricati. Ho capito quello che non avrei voluto fare. Ma che avrei potuto fare se mi andava male nel calcio".