Bologna, il rilancio di Acquafresca: da esubero di lusso al ritorno in A
Un anno fa poteva finire all'Apoel Nicosia, ma anche al Cesena o in altre dieci squadre. Robert Acquafresca di fatto era un esubero del Bologna, prigioniero del proprio ingaggio, troppo oneroso per tutte le pretendenti. Una prigione dorata che rischiava di lasciarlo ai margini del calcio per un'intera stagione, l'ennesima senza trovare lo spazio di chi in passato era stato addirittura conteso da due Nazionali come quella polacca e quella italiana. Un percorso difficile, fatto di poche presenze e pochi gol e soprattutto poche possibilità di rilancio. Il Bologna lo ha trattenuto, forse anche mal volentieri, ma alla fine è stato indispensabile per acciuffare la nuova promozione.
26 presenze totali da quasi separato in casa e 3 gol nella regular season. Stagione impreziosita da 3 presenze nei play off e dalla rete che ha portato al passaggio in finale contro l'Avellino. Una parabola che gli ha consegnato la possibilità di tornare in Serie A.