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Borja, carneade a Livorno e Re di Coppa in Sudamerica. E meglio di Bacca

Borja, carneade a Livorno e Re di Coppa in Sudamerica. E meglio di BaccaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 28 ottobre 2016, 06:452016
di Andrea Losapio

Miguel Borja è passato dal limbo degli attaccanti, dove finiscono i centravanti che non riescono a segnare con continuità, all'Olimpo degli uomini mercato. Passando dal vero Olimpo, quello di Bahia Blanca, in Argentina. Ecco, proprio con la squadra giallonera non era andata benissimo, dopo avere incuriosito i tifosi del Livorno. Era arrivato all'ultimo giorno di mercato ad agosto 2013, da vincitore del Sudamericano u20, ma era rimasto pressoché sempre in panchina. Incredibile la sua ultima presenza con gli amaranto: entrato al cinquantottesimo, giallo al novantaduesimo, rosso al minuto novantatré. Di fatto è stata una delle meteore meno lucenti del calcio italiano dopo l'apertura delle frontiere: perché arrivato in punta di piedi, mai titolare, mai messo realmente in condizione di fare la differenza.
Poi Olimpo, appunto, e la rinascita parziale al Santa Fe.

Un Apertura da 18 gol in 21 partite, il passaggio all'Atletico Nacional, la vittoria della Libertadores e la rinascita totale: 10 gol in 10 partite, 29 in totale in stagione in solamente dieci mesi.
Di fatto Borja è passato dall'essere un bidone al rischiare di tornare ai massimi livelli. Ora in Colombia più di qualcuno, anche dopo la tripletta all'Atletico Nacional, lo vuole in Nazionale al posto di Carlos Bacca, centravanti del Milan. Mica male per chi, nel 2015, sembrava sì un ottimo attaccante ma costretto a una carriera in tono minore. Invece ora vale più di dieci milioni di euro e, molto presto, potrebbe ritornare in Europa. Senza pensare a quell'espulsione di Livorno, contro la Fiorentina, che poteva rovinargli la carriera.