Borussia Dortmund in crisi, ma non nel fatturato
Duecentocinquanta milioni di euro di fatturato, come nel momento migliore dell'Inter, subito dopo avere conquistato il Triplete. Peccato che il Borussia Dortmund lo abbia chiuso a giugno 2014, con il club arrivato ai quarti di Champions League - e non in finale come un anno prima - e che quindi non abbia goduto di tutti gli incentivi derivanti dalla massima competizione continentale. Vero è che c'è stata la cessione di Mario Gotze, da 37 milioni di euro, al Bayern Monaco, ma per i gialloneri riusciranno quasi sempre ad aumentare il proprio ricavato annuale. Perché è in smodata crescita il merchandising, lo stadio è sempre pienissimo, il brand si sta rafforzando parecchio anche al di fuori della Germania.
Peccato che, a fronte di questi successi sul piano economico, ci sia un fallimento totale dell'annata in Bundesliga. Quindici punti conquistati, un penultimo posto che grida vendetta - e che vorrebbe dire retrocessione diretta - e l'incubo di una Zweite Bundes che non è poi così lontano, dopo un girone passato a sperare nella ripresa.
Nelle ultime settimane ci sono stati sprazzi, avvisaglie, di una ripresa dolorosa ma lenta.
Al contrario di quanto succede in Champions, dove la banda Klopp viaggia a velocità massima. La realtà è negli stimoli che l'infrasettimanale dà ancora, mentre la Bundes rischia di essere quasi una monotonia dopo gli anni vincenti. Ed è la verità, perché il Borussia non è cambiato moltissimo, chi è andato via - a parte Gotze e Lewandowski - è sempre tornato, e l'ossatura della squadra è sempre quella. Immobile, acquistato per avere un minimo di qualità là davanti, non è ancora riuscito ad ambientarsi fino in fondo (ma i gol li sta facendo), anche a causa di una questione linguistica. L'arrivo di Kampl è una pedina in più, ma qualcosa il Borussia farà sul mercato: Watzke ha già spiegato che però la squadra, al completo, risalirà senza grossi problemi. E senza assilli potrà guardare alla Champions lavorando più tranquillamente: per raggiungere la salvezza 7 vittorie nel girone di ritorno potrebbero davvero bastare, e con tutti gli interpreti al punto giusto difficilmente non arriveranno.