Bucchioni: "Fiorentina, operazione Coppa Italia, biglietti a ruba"

E' tornata quella Fiorentina che incanta e tutte le volte che vedo una squadra così, sale il rimpianto per la Maledetta Sfiga che ha colpito Rossi e Gomez. Provate a entrare in un sogno e immaginate la Fiorentina con la coppia di attaccanti più forte del campionato...Il secondo posto...L'Europa League...Chissà. Purtroppo gli infortuni ci sono stati e ci sono: sarà per l'anno prossimo. Una squadra che gioca così, con questi interpreti, rappresenta comunque una garanzia e una certezza che l'anno prossimo è pronta a ripartire per nuove ambizioni.
Sabato arriva la Roma, un altro bel test per mantenere alta la tensione emotiva e fisica, per non far calare le motivazioni, in vista della finale di coppa Italia del tre di maggio contro il Napoli.
A venti giorni dall'evento, la forma atletica e mentale di questa squadra sembra davvero al massimo, smaltite le tossine di troppi mercoledì e giovedì. Ora l'attenzione è tutta sul recupero o meno dei due attaccanti. Il primo step prevede il ritorno di Mario Gomez in panchina e i medici sperano di restituirlo a Montella proprio contro i giallorossi per poi aumentare il minutaggio nelle due gare successive e averlo per il Napoli con almeno un tempo nelle gambe. Più complicato il discorso Rossi che non ha ancora ripreso a giocare con i compagni: nessuna sollecitazione, nessun contrasto. Il recupero fisico va benissimo, ma la precauzione è consigliata. Per lui l'obiettivo è sedersi in panchina per la coppa, ma sarà durissima. La volontà di Pepito e le grandi qualità umane possono fare miracoli, ma nessuno può avere certezze e men che meno si vogliono correre rischi.
La convocazione di Prandelli è una grande iniezione di fiducia, ma stando ad alcune fatte ad amici dal Ct, difficilmente rischierà un giocatore così importante, ma convalescente, in una manifestazione che richiederà grande dispendio fisico. Tra l'altro la crescita di Destro e Immobile e il recupero di Cassano, hanno dato al Ct altre soluzioni in attacco. Vedremo.
Intanto nella squadra e in società è partita l'operazione finale di Coppa Italia, una sorta di Quaresima (come l'ha ribattezzata Cognigni) nel corso della quale tutte le forze viola saranno concentrate per preparare e studiare al massimo questa finale, senza trascurare il minimo dettaglio. Tutto accantonato, progetti, mercato, iniziative. Si parla solo di coppa Italia.
Allo stadio Olimpico dovrà scendere in campo la miglior Fiorentina, pronta mentalmente e fisicamente, ma fuori ci dovrà essere uno staff intero mobilitato per non trascurare neanche una virgola nella preparazione dell'evento. L'imput è di Cognigni, il direttore sportivo Daniele Pradè e il direttore sportivo Macia, che certe situazioni le hanno già vissute nella loro carriera, stanno curando tutto e di più.
Andrea Della Valle è caricato a molla, l'entusiasmo alle stelle dopo la grande gara di Udine e l'ennesima vittoria esterna. Ha messo il suo premio personale sul piatto della coppa Italia, una vittoria frutterà parecchio ai giocatori. Anche Diego Della Valle ci sarà sulla tribuna dell'Olimpico al rientro dagli Stati Uniti.
Dietro l'entusiasmo della Fiorentina, la concentrazione, la voglia, c'è tutta una città che aspetta con grande fiducia. E' previsto un esodo biblico, un serpentone viola da Firenze a Roma sull'autostrada del sole, con una grande, indimenticabile coreografia già in lavorazione e preparativi che per scaramanzia devono restare segreti.
I biglietti stanno andando a ruba, la prima fase della vendita sta per arrivare al sold out, da lunedì partirà la seconda fase ed è presumibile che la richiesta supererà il numero di tagliandi messi a disposizione dalla Lega.
Tutta Firenze vuole esserci e ci sarà.

Enzo Bucchioni