Capitano e jolly: Montolivo è il nuovo uomo-ovunque di casa Milan
Il Milan s'è reinventato, in estate, con un nuovo schema. C'è chi le ha chiamate ragioni di marketing, chi tecniche. Il fatto è che, intorno a Ricardo Kakà, il club rossonero aveva ricostruito la tattica per risalire la china. 4-3-1-2, per il trequartista ritrovato, per un ruolo che non aveva più avuto principi e protagonisti da tempo. Il problema è che Kakà si è infortunato, lui prima di El Shaarawy, che dieci non è; il punto è che, ora, s'è fatto male anche Valter Birsa, sloveno sorpresa della stagione chiaroscura rossonera. Sicché, con la Juventus, Allegri dovrà reinventare ancora il suo Milan, considerato pure che Mario Balotelli sarà squalificato. Sarà, per questo, probabilmente l'ora di Riccardo Montolivo. Che col sudore del capitano, alzerà il suo raggio d'azione, agendo da vertice alto del rombo di centrocampo.
Tosta rivedere il 4-3-3 con Niang e Robinho ai fianchi di Matri, l'ipotesi Montolivo è oggi la più realistica e concreta. Lui che, in passato, aveva detto di non gradire la posizione, anche se proprio lì ha già giocato soprattutto con Prandelli nell'Italia. Lui che, però, recentemente, ha corretto il tiro. "Trequartista? Giocherei anche in porta per necessità". Necessità e virtù, pregi da Capitano, per Montolivo che non si tira indietro. Regista, interno, ora trequartista. E' lui il nuovo jolly di Allegri. E' lui il 10 d'emergenza anti-Juve.