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Carpi a un passo dal Paradiso. E la geografia emiliana del pallone cambia

Carpi a un passo dal Paradiso. E la geografia emiliana del pallone cambiaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 2 aprile 2015, 08:302015
di Tommaso Maschio

Nella gara che poteva riaprire la corsa al primo posto il Carpi non trema, né si spaventa e piazza un 3-0 secco al Bologna secondo in classifica mettendo un piede e mezzo, e forse anche di più, in Serie A. I 16 punti, seppur con una gara in più, di vantaggio sulla terza sono un bottino che difficilmente la squadra di Castori dilapiderà da qui alla fine di una stagione dove da rivelazione il Carpi si è presto trasformato in solida realtà superando in scioltezza anche qualche momento di calo fisico e l'assenza del bomber Jerry Mbakogu grazie alla forza e alla coesione di un gruppo senza prime donne o nomi altisonanti, ma tanti ragazzi affamati e determinati nel raggiungere quello che solo a inizio anno era un sogno nella bassa modenese.

Un Carpi che si andrà ad aggiungere al Sassuolo per una geografia calcistica emiliana che rischia di essere ribaltata nella prossima stagione. Il Parma è infatti in bilico fra la Serie B (e sarebbe un miracolo) e la sparizione dai professionisti con la Serie D alle porte, Bologna e Cesena sono invece in bilico fra Serie A e Serie B, i primi con la speranza di tornare subito su dopo un anno in purgatorio e i secondi speranzosi di restare aggrappati al paradiso. Il Modena naviga a metà classifica della serie cadetta e vede la provincia prendersi la rivincita sul capoluogo. Infine Reggiana e Piacenza - non più quello dei Garilli, ma la neonata Pro Piacenza - che si barcamenano con risultati diversi in Lega Pro. La Provincia, seppur quella ricca degli Squinzi e dei Bonacini, se la gode, mentre i capoluoghi soffrono e arrancano distanti, chi più chi meno, per progettazione e solidità dalle periferie che si fanno impero.