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Carpi, Bonacini: "Castori confermato in A, stringerò la mano a Lotito"

Carpi, Bonacini: "Castori confermato in A, stringerò la mano a Lotito"
lunedì 4 maggio 2015, 09:482015
di Marco Frattino

Stefano Bonacini, amministratore delegato e socio di maggioranza del Carpi, è tornato sulla promozione della sua squadra in Serie A attraverso le frequenze di Radio Rai: “Il Carpi come la Juventus della Serie B? Il paragone mi sembra azzardato - ha spiegato il patron durante la trasmissione Radio Anch’io Sport - abbiamo storie differenti”.

Come valuta l'annata della squadra di Castori? “Abbiamo disputato una grande stagione, ci siamo trovati alla fine del girone di andata con un buon vantaggio sulle rivali e siamo andati avanti così. È stato un grande cammino”.

Carpi realtà sportiva importante? “Ne siamo consapevoli, nel 2009 eravamo nel campionato di Eccellenza. Sei anni fa era impensabile pensare a un percorso simile. Siamo soddisfatti, la struttura societaria è composta da professionalità cresciute in casa. Nulla è arrivato per caso, siamo una realtà piccola ma seria”.

Lo stadio Cabassi contiene appena 4mila posti, come farete? “Ora cerchiamo una soluzione, come una ristrutturazione oppure il trasferimento in una città vicina. Non è una scelta facile, nei prossimi giorni verrà fuori cosa abbiamo in testa. Le altre soluzioni portano a Parma o Modena, non vogliamo andare molto lontano dalla nostra cittadina".

Cosa dirà a Lotito alla prima riunione di Lega? “Nulla, crediamo nel nostro lavoro. Le parole degli altri presidenti lasciano il tempo che trovano. Gli stringerò la mano, ma ha espresso un concetto non giusto in quella telefonata diventata pubblica”.

Quando avete pensato di raggiungere la Serie A? “Dopo la gara col Varese, ovvero la seconda del girone di ritorno, ho pensato che la promozione potesse diventare possibile. Così è stato, ci sono stati segnali che hanno poi portato il Carpi in A”.

Investirete sui giovani nella prossima stagione? “Il nostro profilo è questo, continueremo a fare così. Investiremo sui giovani, questo fa parte del DNA”.

Il futuro di Mbakogu e Castori? “Il tecnico è confermato in Serie A. Adesso finiamo il campionato di Serie B, poi valuteremo il futuro di Mbakogu. Ora è prematuro pensarci”.

C’è un modello al quale ispirarsi? “Senza essere presuntuosi, non prendiamo nessuno come riferimento. Il nostro è un modello particolare, cerchiamo di fare il massimo e rendere al meglio. Sappiamo i nostri difetti, andiamo avanti per la nostra strada che finora ci ha regalato grosse soddisfazioni. C’è tanto da imparare da modelli come Empoli e Chievo, ma abbiamo fatto benissimo in sei anni ed è difficile da trovare un modello come il nostro. Investire sui giovani è l'unico modo per salvarci e restare ancora in Serie A".

Il Parma degli anni ’90 può essere un modello al quale ispirarsi? “Il club aveva una proprietà diversa dalla nostra,. Il Parma poteva spendere negli anni ’90 e vinse molto anche in Europa, è un modello poco attuabile a Carpi. Manteniamo il nostro equilibrio, non è giusto fare paragoni. Andiamo avanti per la nostra strada”.

Venderebbe mai la squadra a un ipotetico Mister Bee? “Nessuno mi ha chiesto il club, il Carpi non è in vendita. Non conosco la situazione legata al Milan, ma bisogna sottolineare che Berlusconi ha vinto tantissimo in questi anni”.