Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Carraro, il rigore di Ronaldo e quei tre o quattrocento errori a riguardo

Carraro, il rigore di Ronaldo e quei tre o quattrocento errori a riguardoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 28 marzo 2015, 07:152015
di Andrea Losapio

"Il 1998 fu l'unico campionato veramente falsato". L'opinione è quella, chiaramente illustre poiché ricopriva il ruolo di capo della FIGC nel 2006, di Franco Carraro. Calciopoli con un colpo di spugna, dopo quello della magistratura. Sono due cose però diverse: Carraro usa l'attenuante del fatto che la Juventus fosse la squadra più forte - cosa indubbiamente vera - per spostare l'attenzione da ciò che è successo e da quel che hanno stabilito i giudici. Che, insomma, solo la prescrizione ha salvato Moggi da una condanna pressoché certa. Dal 2004 al 2006 il campionato non fu, insomma, spostato dal giudizio arbitrale, almeno per Carraro, prosciolto in sede penale ma squalificato per 4 anni e 6 mesi nella sentenza della CAF (primo grado), per poi essere multato di 80.000 € nella sentenza della Corte federale.
Invece nel 1998, quando montava la polemica, tanti "critici di calcio" avevano affermato che non era falsato. La memoria difensiva, straordinaria perché manifesto degli ultimi 17 anni di calcio, è quella di Elio e le storie tese. Carraro ricorda solo il rigore di Ronaldo, ma c'è il gol di Bierhoff, entrato di quei quaranta centimetri prima della scivolata disperata di Ferrara. I rigori su Gautieri o Hubner, oppure il colpo di testa di Bianconi. Il gol di Del Piero contro il Piacenza, etcetera.

Certo, sarebbe stato più elegante, ma molto meno facile, ammetterlo nel 1998. Sperare di vederci chiaro, invece di voler un Brescia-Lazio totalmente pulito a distanza di qualche anno, quando il campionato era regolare. Certo, se poi il campionato era pulito, perché dover intervenire? Senza contare che non si è pentito - parole sue - di essere intervenuto.
La verità è che la Juventus era una squadra due spanne più forte delle altre, che quei due Scudetti li avrebbe vinto pure se avesse arbitrato Byron Moreno. Ma che, pur avendo in mano poker d'assi, è ingiusto truccare il banco comunque. Troppo semplice, Carraro, parlarne ad anni di distanza. E tentare di rivalutare il proprio operato parlando dei casi di Fiorentina o Napoli, quando Lazio e Parma (per dirne due, ma ce n'erano altre) pur avendo debiti incredibili poterono comunque iscriversi ai campionati. L'intervista di Mensurati su Repubblica, pur bella, mette a nudo tutti i limiti del nostro calcio. Dove i problemi sono degli altri, di chi non è abbastanza intransigente, quando in prima persona si è sempre predicato bene e razzolato male. Affoghiamo nella stessa melma da anni, eppure i colpevoli sono sempre gli altri.