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Cataclisma Barça: le possibilità di un ribaltone smentito troppo in fretta

Cataclisma Barça: le possibilità di un ribaltone smentito troppo in frettaTUTTO mercato WEB
© foto di Hernandez/Alterphotos/Image Sport
giovedì 2 maggio 2013, 15:482013
di Gianluigi Longari

Troppi indizi non possono che fare una prova, anche piuttosto concreta di un malcontento al quale non eravamo più abituati. È dai tempi delle panolade con Radomir Antic sulla panchina blaugrana, che non si parla di crisi legata ed associata alla parola Barcellona: un club divenuto con il tempo modello assoluto ed inequivocabile di come deve essere fatto calcio ai massimi livelli. Da Franklin Rijkaard in poi, infatti, il modello Cruyjff è stato ripristinato e sviluppato sino alla costituzione di una delle squadre più forti della storia del calcio, consacrata dalla presenza nelle proprie file di Leo Messi, la trasposizione calcistica del concetto di divinitá. Una traiettoria in ascesa costante, che sebbene a lato di una Liga ormai vinta sembra avere trovato nella tragica nottata di ieri il suo definitivo epilogo. Troppa l'onta di un'umiliazione a domicilio, con tanto di ola ad ogni passaggio da parte dell'invasore tedesco a schernire le macerie di un meccanismo un tempo perfetto.


Impossibile non cercare un colpevole, accade anche nelle migliori famiglie, ed ecco che gli indizi di cui sopra lasciano intendere in maniera piuttosto chiara come la posizione dello sfortunato Tito Vilanova non possa essere delle più solide. Abituato a lottare contro nemici ben peggiori rispetto a quelli legati al mondo del calcio, il successore di Guardiola oltre ad avere ammesso un raffreddamento nei rapporti con l'ex tecnico blaugrana prossimo a sedere sulla panchina dell'invasione di cui sopra non sembra poi così convinto di proseguire un gioco al massacro che qualunque cosa accada rischia di vederlo nella lista dei colpevoli. Le parole di Piqué annunciano riflessioni importanti a fine stagione e la volontà di evitare umiliazioni come quelle accadute davanti ad un Camp Nou incredulo e sbigottito, la contro risposta del presidente Rosell ha a sua volta lasciato intendere la possibilità di scelte anche drastiche. Il solo coro di Xavi in favore di un progetto che "non è da buttare, non servono rivoluzioni" non sembrano sufficienti per evitare un ribaltone smentito troppo in fretta per non destare qualche più che lecito sospetto.