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Centodiciotto minuti di sbadigli, poi succede di tutto. Quaresma stende la Croazia

Centodiciotto minuti di sbadigli, poi succede di tutto. Quaresma stende la CroaziaTUTTO mercato WEB
sabato 25 giugno 2016, 23:322016
di Andrea Losapio
Dall'inviato a Lens

La Croazia ritorna alla formazione tipo dopo avere giocato con la squadra B contro la Spagna, grazie al rientro di Mandzukic e, soprattutto, di Modric, vero perno del centrocampo scaccorosso. Rimane il 4-2-3-1 e soprattutto Perisic, trascinatore finora con gol e assist. Dall'altra parte non c'è un vero attaccante di ruolo, sempre che non si consideri Cristiano Ronaldo universale e capace di giocare da nove puro.

Il Portogallo si trova nella stessa posizione della Spagna della partita di lunedì di Bordeaux, con la differenza che non riesce a sfondare perché la squadra di Cacic non concede granché se non una palla persa di Badelj davanti alla difesa. Dall'altra parte le giocate di Rakitic trovano spesso il giusto sbocco, ma poi manca la precisione per innescare Mandzukic: così la Croazia non si rende pericolosa oltre la trequarti presidiata da William Carvalho e Adrien Silva, cerniera di centrocampo del Portogallo. La prima occasione arriva così al venticinquesimo, quando Pepe svetta su un cross dalla sinistra, senza centrare la porta difesa da Subasic. Alla mezz'ora entra in campo anche la Croazia, con Nani che perde un pallone sanguinoso a metà campo e Perisic che prova a rientrare sul sinistro. Riuscendoci ma non centrando la porta di Rui Patricio. Così, dopo un primo tempo soporifero, il risultato ancora è di 0-0: nota di (de)merito per la capigliatura di Perisic, con la scacchiera bianco e rossa.

La seconda frazione appare ben diversa, almeno per le premesse. Perché Strinic finalmente indovina un affondo manovrato, mettendo in mezzo dove Brozovic non arriva. Poi Rakitic, sull'angolo susseguente, batte in maniera veloce, ancora palla all'interista che manda alto da posizione molto favorevole. Dall'altra parte il neo entrato Renato Sanches dialoga con Joao Mario, ma non con i suoi piedi: ciabattata immonda che vanifica una buona giocata. Al sessantaduesimo un pallone per Nani sarebbe innocuo, ma Strinic arriva e travolge con un falcione il portoghese. Sarebbe rigore solare, l'arbitro non ravvisa gli estremi per concedere la massima punizione. Per il resto grosse dormite sugli spalti, con la Croazia che qualche volta ci prova ma è specialista nel cross con nessuno in mezzo, a parte quando Vida stacca davanti a Mandzukic, ma il colpo di testa finisce largo. La gara così si trascina lentamente fino al novantesimo senza grossi sussulti. Né parate per Subasic o Rui Patricio.

Qualche cosa di più si vede nei tempi supplementari, con la Croazia che ci prova e il Portogallo che, in un paio di occasioni, trova il cross pericoloso dove giganteggia Corluka. Così l'opportunità più grossa della gara capita sulla testa di Vida, dopo un angolo, con Rui Patricio intento a scivolare sul terreno più che parare. Il colpo di testa però finisce alto. Fino al pazzo centodiciottesimo minuto: Perisc va via sulla fascia, mette in mezzo, Kalinic non ci arriva in scivolata. Palla dall'altra parte, colpo di testa di Perisic e palo incredibile. Rovesciamento di fronte, Nani zappa il campo, palla a Ronaldo che da due passi colpisce Subasic ma, a parte vuota, Quaresma firma l'uno a zero definitivo: a nulla vale l'assalto finale e il tiro al volo, ancora una volta di Vida, che esce largo.

CROAZIA-PORTOGALLO 0-1
MARCATORI: Quaresma 118'.

CROAZIA (4-2-3-1)
Subasic; Srna, Corluka (dal 120' Kramaric), Vida, Strinic; Modric, Badelj; Brozovic, Rakitic (dal 110' Pjaca), Perisic; Mandzukic (dal 88' Kalinic).

PORTOGALLO (4-4-2)
Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Raphael Guerreiro; Joao Mario (dal 87' Quaresma), Adrien Silva (dal 108' Danilo), William Carvalho, André Gomes (dal 50' Renato Sanches); Nani, Ronaldo.