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Cerci, protagonista non pervenuto. Ma le garanzie non ci sono

Cerci, protagonista non pervenuto. Ma le garanzie non ci sonoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 30 luglio 2015, 13:352015
di Andrea Losapio

Nella bella intervista odierna a Tuttosport, Alessio Cerci ha spiegato molte cose. Perché, innanzitutto, non è riuscito a sfondare all'Atletico Madrid nonostante sia stato chiesto espressamente da Simeone. La differenza con Griezmann probabilmente c'è, ma le qualità tecniche sono simili e non può essere un problema solo di stile di gioco, molto fisico. E il mancato allenamento - fatto con sufficienza, da sua stessa ammissione - ha pesato moltissimo. E, in un calcio come questo, è poi difficile recuperare la forma mancata, al di là delle parole e delle speranze.
Così il trasferimento al Milan è stato un altro errore, perché le garanzie date dal club - nel momento del trasferimento, quando Cerci ha preferito i rossoneri all'Inter - sono rimaste solo sulla carta, nella confusione degli ultimi mesi di Filippo Inzaghi.

L'ex Toro ha davanti, ora, una nutrita concorrenza. Luiz Adriano, Bacca, Niang e Matri potrebbero giocare in attacco, sebbene lui con Ventura abbia giocato la sua migliore stagione come seconda punta, al fianco di Immobile, al Toro. Dietro dovrà battagliare per una maglia con Honda, Suso e, forse, pure Jack Bonaventura. L'ex Atalanta parte come interno di centrocampo, ma potrebbe tranquillamente occupare la zona di campo appena dietro le due punte (in attesa di Ibrahimovic). Cerci, insomma, rischia di fare un altro anno interlocutorio: d'altro canto garanzie non ci possono essere, con un Milan così.