Che Lecce vedremo contro la Roma? Gotti sale in cattedra

Sono passate esattamente due settimane dal primo atto di Luca Gotti sulla panchina del Lecce, ovvero il successo arrivato sul campo della Salernitana. Contro i granata, i giallorossi sono tornati al successo nonostante una prestazione di grande sofferenza, valsa i tre punti grazie all'autorete di Gyomber e alle tante parate di Falcone. Un Lecce brutto ma vincente, che ha consentito al nuovo allenatore dei salentini di lavorare in tranquillità due settimane, nonostante l'assenza di diversi calciatori a causa delle convocazioni in nazionale.

Gli esperimenti visti a Salerno
A causa delle pochissime ore a disposizione per preparare la gara, Gotti non ha snaturato il Lecce due sabati fa, ripartendo dal 4-2-3-1 già visto con D'Aversa. I posizionamenti degli uomini impiegati, però, hanno fatto la differenza. Come esterno sinistro si è mosso dapprima Piccoli e poi Dorgu. Due mediani puri in mezzo al campo, ovvero Ramadani e Blin. Calcio pratico e fisico: la filosofia resterà immutata con la Roma?

Due settimane di lavoro, ma quante assenze
La sosta è arrivata nel momento giusto e ha consentito a Gotti di lavorare col gruppo squadra due settimane; non tutto però. Il nuovo allenatore del Lecce ha dovuto fare a meno di titolarissimi come Pongracic, Ramadani e Krstovic, mentre non ha potuto studiare al meglio qualche profilo interessante, si pensi a Rafia, Dorgu, Berisha e Burnete.

Ora c'è la Roma
Lunedì arriverà al Via del Mare una squadra in grande forma, almeno prima della sosta: la Roma di De Rossi. Stilare una probabile formazione del Lecce, oggi, è ancora difficilissimo. Non filtra nulla dalle mura del quartier generale salentino e lo stesso Gotti potrebbe conservare qualche dubbio, considerando che i nazionali hanno lavorato col gruppo solo negli ultimi giorni. Il sistema di gioco potrebbe essere confermato: 4-2-3-1. In merito alla scelta degli interpreti, inciderà tanto l'ormai certa assenza di Banda, che potrebbe portare il nuovo tecnico giallorosso a riproporre l'attacco pesante con Piccoli e Krstovic insieme. Può considerarsi un esperimento riuscito la coppia Ramadani-Blin, garanzia di solidità in mezzo al campo.