Chelsea, tutto troppo facile. Anche per il City

Il due a zero con cui il Chelsea ha sbrogliato la matassa Hull è sembrato, sin da subito, formalità. I Tigers hanno messo buona volontà, creando qualche volta grattacapi nell'area dei Blues, ma la sensazione è quella di una squadra decisamente troppo forte per gli arancioneri, indotti più a non prenderle che a cercare di offendere. Peccato che il colpo di testa di Hazard abbia fatto la differenza sin da subito, salvo poi servire il bis con un'azione tutta a un tocco, chiusa dal diagonale di Diego Costa che non ha dato speranze a McGregor. Nel mezzo pure l'espulsione di Huddlestone a mortificare ulteriormente le speranze degli avversari.
Il problema è che, in una giornata senza troppi problemi, è che il City non abbia perso colpi contro la nuova Cenerentola Leicester.

Eppure ci sarebbero stati tutti i presupposti per sperare in un nuovo allungo per i londinesi, poiché il City ha dovuto fare i conti con le assenze di praticamente tutti gli attaccanti titolari, da Aguero a Dzeko, ed è forse questo il motivo per cui si può parlare di un'occasione persa per allungare sui primi rivali, che nel frattempo sono riusciti pure a passare in Champions League. La banda Pellegrini sta crescendo sulla distanza, pur con la difficoltà di avere solamente tre attaccanti (unico errore in fase di costruzione della rosa) e nel momento attuale - con più partite a ridosso del Natale - potrebbe essere decisivo. Molto dipenderà dalla gestione della rosa e dal mercato di gennaio, dove i Citizens probabilmente arriveranno con l'intenzione di rinforzarsi ulteriormente. E tr e punti per il Chelsea sono decisamente troppo pochi per sentirsi al sicuro.