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Chi sono e chi saranno le avversarie azzurre verso Euro 2016

Chi sono e chi saranno le avversarie azzurre verso Euro 2016TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 24 febbraio 2014, 08:002014
di Marco Conterio

Cesare Prandelli dice "girone duro", ma l'impressione condivisa è che sia un parere da esterno, da spettatore che verrà. Già. Perché la storia del ct con l'Italia è destinata a finire in Brasile, poi spazio ad Alberto Zaccheroni o Massimiliano Allegri. Il girone, però, resta duro, anche se poteva andare peggio. Ieri, a Nizza, l'urna ha regalato all'Italia Croazia, Norvegia, Bulgaria, Malta e Azerbaijan. L'insidia maggiore è chiaramente la Croazia, quella di Mandzukic ariete e di Modric regista ma che, nel 2016, sarà pure quella definitivamente di Kovacic e Vrsaljko. Sarà una nazionale rinnovata, quella che verrà, soprattutto davanti, visto che Olic e Petric sono destinati a salutare i biancorossi, con il viola Rebic e Kalinic pronti a prendere i loro posti. C'è pure la stellina Halilovic, in rampa di lancio, in un Europeo dove Rakitic avrà la piena maturità calcistica, così come Badelj e il difensore Lovren. Tra chi sarà in Nazionale, da contare pure Bubnjic dell'Udinese.

C'è poi la Bulgaria, che davanti potrà contare sul futuro ventitreenne Nedelev, trequartista del Mainz, su Tonev dell'Aston Villa, su Milanov del CSKA Mosca e Popov del Kuban, ma senza stelle e campioni come ai tempi di Petrov e Stoichkov. La Norvegia oggi è poca cosa, spera magari che in due anni cresca qualche talento: al Cardiff crescono Eikrem, Berget e Daehli, al 'Gladbach c'è Nordveidt, a Salisburgo c'è Berisha e in Olanda, all'AZ, c'è Henriksen. Tante promesse, poche certezze. Meno, figuriamoci, a Malta, già affrontata dall'Italia verso il Mondiale 2014 come la Bulgaria, nazione dove gli italiani vanno a svernare o a cercar posto che nel Belpaese non trovano. Schembri è l'unico giocatore pericoloso, Misfud ha già scavallato da un bel po' i trenta ma ci sarà, lui come il mediano Bajada. Infine l'Azerbaijan, un'altra nazione che un decennio fa pareva promettere vista la possibile e poi frantumatasi esplosione del campionato locale, dove Abishov del Rubin, Ozkara del Sivasspor e il centrale Sadygov sono i perni di una nazionale non certo irresistibile. Dura, certo. Ma non impossibile, visto che passano le prime due.