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Chievo, Maran: "Vietato sottovalutare l'Empoli. Hetemaj ok, Cesar no"

Chievo, Maran: "Vietato sottovalutare l'Empoli. Hetemaj ok, Cesar no"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 22 ottobre 2016, 15:452016
di Ivan Cardia

Protagonista della consueta conferenza stampa pre-partita, l'allenatore del Chievo Rolando Maran ha presentato la prossima di campionato contro l'Empoli: "Prepariamo questa gara, poi penseremo alle prossime".

Negli scontri diretti avete un ruolino di marcia importante.
"Il passato conta relativamente. Non è questione di avere un vantaggio: incontriamo una squadra che ha raccolto meno di quanto meritasse. Sono temibili, hanno qualità e ci aspetta una gara difficile".

I dati non sono casuali però.
"No, però fanno parte di quello che è stato. Il resto deve ancora venire e mi auguro confermi il passato. Vuol dire che i ragazzi hanno avuto l'approccio giusto, poi magari contro squadre più forti l'aspetto tecnico ci mette in difficoltà. Guai ad abbassare la guardia".

Condizione mentale?
"È ovvio che a inizio settimana bruciasse ancora parecchio la sconfitta di domenica sera. Messa nel cassetto, ma senza dimenticarla, ci siamo concentrati su questa gara. Ha un'alta percentuale di rischio, troviamo una squadra affamata di punti e con una classifica bugiarda".

L'ambiente è carico?
"La voglia c'è, in allenamento vedo un'intensità che non cambia mai e non viene a mancare. Sono fiducioso, la squadra ha voglia di andare in campo e spingere. Questo è testimoniato dagli allenamenti, io che sono il garante di questo mi accorgo che tutto questo c'è".

L'Empoli fatica a segnare ma è difficile da bucare.
"Ci sono momenti di difficoltà, però l'Empoli ha sempre creato. Gli artefici della fase offensiva sono gli stessi da anni, dobbiamo essere attenti".

Ha pensato al primo tempo dell'anno scorso, quando avete sofferto?
"Non a caso, perché l'Empoli ha qualità. Ricordo la partita, siamo stati in difficoltà per tutti i 45 minuti. Poi abbiamo girato una situazione non facile. Però fa parte del passato".

Domani l'arma da sfruttare è l'intensità?
"Sì, anche la lucidità. In certi momenti non ti faranno giocare, in altri dovremo essere bravi a trovare i tempi della giocata per metterli in difficoltà".

Con o senza Gilardino cosa cambia?
"L'Empoli ha una sua identità. Senza Gilardino ha i due attaccanti artefici dell'ultimo biennio incredibile in Serie A. Gilardino non lo scopro io".

In settimana hanno fatto una cena per compattare l'ambiente.
"Quando arriva il Chievo sembra che arrivi la squadra giusta per svoltare. Ci vogliono ospiti al banchetto, noi cerchiamo sempre di non essere mangiati ma di festeggiare noi".

Si aspetta un Empoli aggressivo dall'inizio, come ha detto Gamberini?
"Alessandro ha parlato bene, significa che la squadra sa di dover partire al massimo sin dall'inizio. Ci sono tutte le condizioni per fare una grande partita".

Sempre Gamberini ha definito le prossime tre partite come uno snodo fondamentale della stagione.
"Negli estremi dei risultati dai un significato sicuramente importante a questo periodo. Fare tre partite in una settimana vuol dire giocarsi tanto in breve tempo. Questi nove punti possono fare la differenza".

Come sta Hetemaj?
"Si è allenato tutta la settimana con noi. Non ha recuperato solo Cesar".

In attacco possibile conferma per Floro Flores-Inglese?
"Posso confermarli o pensare di alternare qualcuno, come sempre fatto. Se spreco parole positive per i miei giocatori è anche giusto che nell'arco dell'anno vi siano normali avvicendamenti. Tutti vogliono essere protagonisti e spero lo siano".

Due anni di Chievo. Sente questa ricorrenza?
"Onestamente abbiamo dimenticato di festeggiare. Sono stati due anni ricchi di gioie e puntiamo a fare anche il terzo ricco di gioia".

Alla fine di queste tre partite dove vorrebbe che fosse il Chievo?
"Il più in alto possibile, come si diceva prima ci si gioca tanto in una settimana. Portare a casa il massimo darebbe più risalto a quanto fatto finora".