Ciak, si gira. Le quattro V dei registi del futuro italiano

E' un caso, un semplice caso. Però c'è un comune denominatore che unisce Marco Verratti, Valerio Verre, Federico Viviani e Mirko Valdifiori. La V, ma è solo un caso. Che non è solo voglia, volontà, vivacità. Ma anche vera velocità di visioni. Varietà di vedute. Al di là del mero esercizio di prosa, dietro ad Andrea Pirlo cresce una grande generazione di registi, per fortuna.

Così come dietro a Buffon crescono giovani e promettenti portieri, al PSG c'è l'erede designato, già in Nazionale, uomo che ha già dimostrato di essere non solo da big ma anche capace di trascinarla. Viviani, ora al Latina, è insieme a Verre del Perugia tra i migliori della B e li studiano non soltanto squadre di media fascia ma già le grandi d'Italia e pure d'Europa. Lo stesso dicasi per Valdifiori, il più maturo della compagnia, ma che ad Empoli ha dimostrato d'essere pronto pure in età più tarda di essere prontissimo per il grande salto. E ci perdoni Daniele Baselli. E' chiaramente il quinto della categoria. Peccato solo non sia Vaselli.