Conte e la nostalgia di un club. Il futuro azzurro è sempre più lontano
La sensazione è che Antonio Conte abbia una nostalgia incredibile dei campi da gioco. Di quelli vissuti giorno dopo giorno, fattore che porta avanti da settimane il capitolo rinnovo. La storia è la stessa: Carlo Tavecchio, da presidente della FIGC, lo corteggia. "Spero di andare avanti dopo Euro 2016, ma non siamo schiavi". E Conte. "Non è la priorità". Insomma, nostalgia canaglia è il sunto delle sensazioni del ct azzurro.
La Roma è una delle possibilità per il futuro, se con Rudi Garcia non dovesse andare come auspicato. Il Milan, altrettanto, spuntano pure rumors su sondaggi per l'anno che verrà, ieri addirittura è spuntata una chiacchiera sulla Juventus, di difficile realizzazione per dirla tutta... Prematuro, presto, ma Conte è da sempre anche profilo stimato dal Paris Saint-Germain. Come dire: dovesse salutare la Nazionale, non gli mancherebbero le possibilità, sebbene sia difficile che possa aprirsene una nelle grandi d'Inghilterra come avrebbe inizialmente auspicato. "Il contratto con l'Italia non è una priorità". Chiaro, prima c'è il campo, c'è l'Europeo. Ma progettare, per il paese del Carpe Diem, non sarebbe male...