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Contestazioni e questioni societarie frenano Milan e Lazio

Contestazioni e questioni societarie frenano Milan e LazioTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 24 marzo 2014, 08:142014
di Tommaso Maschio

Fra due squadre in via di guarigione come Lazio e Milan non ci si poteva aspettare un grande spettacolo e così è stato all'Olimpico di Roma nel posticipo serale di Serie A. Due squadre bloccate, con poche idee e molto legate alle giocate personali degli uomini più talentuosi - Kakà da una parte e Candreva dall'altra - che danno vita a una gara a lungo noiosa e senza acuti che si accende solo quando un episodio fa pendere la bilancia a favore di uno dei due contendenti facendo si che l'altro reagisca, con la forza dei nervi e il carattere, fino a rimettere in pari il risultato.

I due tecnici, per motivi diversi, sorprendono nelle scelte iniziali: Reja deve infatti fare a meno di un Klose in non perfette condizioni e si affida alla gioventù di Keita e Perea non venendone però ripagato a dovere coi due attaccanti che non riescono a incidere e troppo spesso sbattono sui centrali avversari lasciando che Candreva predichi nel deserto. Seedorf opta invece per Pazzini come unica punta puntando sulla capacità dell'ex sampdoriano di dare profondità alla manovra piazzando alle sue spalle i soliti Poli e Kakà e un redivivo Honda, che però non brilla, e schierando solo nella ripresa Balotelli lasciandolo libero di svariare alle spalle della prima punta come tanto piace fare all'ex Inter. Anche questa mossa però non dà i frutti sperati visto che il Milan avanza solo con iniziative personali trovando il gol per una fortunosa deviazione di Konko su un cross di Kakà.

Un pari che serve più al Milan, che mette fine a un filotto di quattro sconfitte consecutive che alla Lazio che manca l'avvicinamento alla zona Europa League non riuscendo ad approfittare del pari del Parma e della sconfitta dell'Inter, e che non risolve i problemi delle due squadre disturbate dall'ambiente non proprio sereno che le circonda. La Lazio deve infatti fare i conti con una contestazione al presidente Lotito che non accenna ad attenuarsi e toglie alla squadra un supporto importante sopratutto fra le mura amiche. Il Milan invece fa i conti con le voci che si rincorrono e vogliono di volta in volta un Galliani pronto a lasciare la mano o a riprendersi il Milan e Barbara Berlusconi pronta a buttarsi a capofitto nel calcio facendo piazza pulita in società o fare lo stesso in politica a iniziare dalle prossime elezioni europee. Una confusione che non aiuta di certo il lavoro, già difficile, di Seedorf alla prima esperienza da allenatore.