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Coppa d'Asia, i talenti da non perdere: occhio alle sorprese

Coppa d'Asia, i talenti da non perdere: occhio alle sorpreseTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 1 gennaio 2015, 16:402015
di Marco Conterio

Non aspettatevi il talento infinito di Son Heung Min, oppure il nome di Okazaki e di Kakitani. No, non c'è spazio per gli Honda e per i Cahill, qui, nè per tutti gli altri splendidi talenti della Corea del Sud. I 'giocatori da tener d'occhio alla Coppa d'Asia', è un decalogo per scopritori di talenti nascosti, da nazioni nuove ed inaspettate. L'eccezione è Ryan, perché tra tanto talento dell'Australia, era cosa buona e giusta citare quello che è il miglior giovane portiere d'Oceania. E poi tante sorprese, nomi sconosciuti, che magari non arriveranno mai alle nostre latitudini perché troppo legati alla patria ed alle tradizioni. Però, occhio a questi qui. In Coppa d'Asia, potrebbero stupire...

Omar Abdulrahman (Emirati Arabi Uniti, Al-Ain) Probabilmente il miglior talento degli Emirati ed uno dei migliori prospetti della kermesse. Ventitrè anni, esterno, è già seguito dalle grandi di tutta Europa. Nato in Arabia Saudita, sulle sue tracce c'è il Manchester City ma anche Schalke 04 e Borussia Dortmund. Mancino, gioca anche sulla trequarti destra o dietro la prima punta. Per di più, coi Citizens ha già effettuato un provino ed il trasferimento non si concluse solo per problemi sul permesso di lavoro.

Munther Abu Amarah (Giordania, Al Wahdat) Esterno destro e sinistro a piacimento, ventidue anni, è uno dei leader del suo club con cui ha vinto praticamente tutto. In patria lo definiscono già pronto per il calcio europeo. Esterno rapido, tatticamente abile, può agire senza problemi su entrambi gli out ed ama spingersi in avanti.

Yousef Nasser (Kuwait, Kazma) Classe 1990, numero 10 ma seconda punta rapida e tecnica, Yousef Nasser è una delle due stelle del Kuwait. Gioca da sempre nel Kazma, club nel quale è cresciuto e con l'icona della Nazionale, Al-Mutawa, è destinato a recitare un ruolo da protagonista.

Igor Sergeev (Uzbekistan, Paxtakor) Stella della nazionale uzbeka sin da giovanissimo, capocannoniere anche dell'Asiatico U19 nel 2012, con il Paxtakor non è molto avvezzo al gol ma in Nazionale è il riferimento avanzato dei suoi. E l'Uzbekistan si prospetta come possibile mina vagante della kermesse e, tra tante stelle, Sergeev è sicuramente la più giovane (classe 1993) e promettente.

Mathew Ryan (Australia, Bruges) Il Torino l'ha conosciuto da vicino, suo malgrado, in Europa League. Il portiere australiano è la nuova sensazione della terra dei canguri. Classe 1992, fisico non certo statuario, è estremo difensore di grande reattività, posizione ed istinto. E' prontissimo per il calcio che conta, la Coppa d'Asia, in casa, da favorito, può essere la vetrina ideale.

Li Ang (Cina, Jiangsu Sainty) Classe 1993, è un difensore centrale, che in patria gioca sia centro-destra che centro-sinistra nella retroguardia del club dove agisce anche da mediano. In una Cina con poco talento, spicca semmai quello di un difensore solido, concreto, roccioso, capace in patria di fermare anche punte del calibro di Gilardino.

Sardar Azmoun (Iran, Rubin Kazan) Novello Messi, classe 1995. Le etichette, talvolta, risultano pure un freno e sarà per questo che Azmoun non è andato oltre ad un passaggio al comunque danaroso e prestigioso Rubin. Ha talento da vendere, questo diciannovenne furetto d'attacco, tutto dribbling e fantasia, una delle stelle della formazione di Queiroz che conta anche nomi prestigiosi come Nekouman, Dejagah e Ghoochannejhad.

Jong Tae-Se (Corea del Nord, Suwon Bluewings) Se Kim Jong Un dichiara di cercare nuovi Leo Messi, allora è lontano dall'obiettivo. Però, in una terra così difficile, oscura e asserragliata, c'è anche spazio per il talento. Jong l'ha messo in mostra al Mondiale sudafricano, salvo poi non confermarsi in Germania, non tanto col Bochum quanto col Colonia. Però, al Suwon, segna un gol ogni due partite ed in patria è vero idolo. A trent'anni compiuti, il 'Rooney del Popolo', cerca l'ultima grande esperienza nel calcio che conta.

Ali Adnan (Iraq, Rizespor) L'ha seguito anche la Roma ed è probabilmente il miglior talento dell'intero Iraq. Classe 1993, in patria è un personaggio vero, arruolatosi anche come volontario nell'esercito. Ventunenne, difensore mancino, abbina spinta a contenimento ed è uno dei baby che può sorprendere con un Iraq che punta dritto alla semifinale.

Gao Lin (Cina, Guangzhou) La stella della Cina. Non fosse altro che il paese non sforna grandi attaccanti, Gao Lin è il leader avanzato che si è formato con Marcello Lippi. Mentalità dunque molto europea, classe 1986, nel club faceva tandem con Gilardino con Diamanti sulla trequarti. In Coppa d'Asia, il peso della modesta Cina sarà tutto sulle sue spalle.

Naomichi Ueda (Giappone, Kashima Antlers) Difficile capire se troverà spazio, alla prima coi grandi. Se lo farà, però, Ueda avrà la possibilità di mettere in mostra tutte le sue doti di difensore arcigno, di carattere ed abile anche nell'impostazione del gioco. Leader anche del Giappone U17 in passato, è uno dei migliori prospetti della J-League e già pronto per il salto in Europa.

Gaku Shibazaki (Giappone, Kashima Antlers) Allenato da Cerezo, è la guida del centrocampo dei Kashima Antlers. Classe 1992, è nato e cresciuto nel club che fu di Leonardo. Potenzialmente, il regista del Giappone della prossima decade: uomo capace di dettare i tempi al gioco, ha imparato tantissimo dal suo mentore brasiliano e sa agire anche da centrocampista box to box. Ed ha pure ampi margini di crescita.

Djamshid Iskandarov (Uzbekistan, Paxtakor) Dieci. Nel talento e nelle prospettive. Classe 1993, il fantasista del Paxtakor è la stella dell'Uzbekistan. Gioca dietro la punta o dietro due attaccanti, sa fare l'interno e la seconda punta. E' considerato uno dei migliori prospetti di una nazione in grande crescita, con un'ottima fucina di giovani talenti.

Zhang Linpeng (Cina, Guangzhou) Classe 1989, dall'età di vent'anni è il baluardo difensivo della Cina. Giocatore di grande personalità, si è forgiato con la mano esperta di Marcello Lippi al Guangzhou Evergrande. Marcatore tipico, bravo anche nell'anticipo, è il leader di una retroguardia molto leggera.