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Coutinho e Kovacic, gemelli diversi

Coutinho e Kovacic, gemelli diversiTUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
mercoledì 4 marzo 2015, 07:152015
di Andrea Losapio

Le carriere di Philippe Coutinho e Mateo Kovacic hanno una cosa in comune. L'essere arrivati, giovanissimi, all'Inter. In due periodi storici molto diversi ma simili: il primo vedeva i nerazzurri ancora a combattere per l'Europa che contava, appena dopo il Triplete, con la necessità di essere pronto. Quasi trascinatore, perché Rafa Benitez si trovò con un'armata quasi dimezzata tra infortuni, costretto a giocare con i Natalino e i Biabiany, oltre appunto al piccolo brasiliano. Il secondo, due anni e mezzo fa, con i nerazzurri ai minimi storici ma che provavano a riprendersi (difficile, con Schelotto e Rocchi come ulteriori acquisti di Branca) e nel momento di transizione fra Stramaccioni e Mazzarri.
Due anni dopo sia Coutinho che Kovacic hanno sostanzialmente giocato le stesse partite. Una in più l'ex interista: 13 al primo anno, 33 al secondo, 24 al terzo. Idem Kovacic, tranne per il secondo anno, con 32 presenze. È però la squadra a fare la differenza: da una parte Brendan Rodgers fa giocare il suo Liverpool in maniera incantevole, ed è pure andato vicinissimo a vincere la Premier League dopo due decenni di astinenza.

L'incantesimo però non si è spezzato, ma Coutinho è diventato uno dei migliori centrocampisti d'Inghilterra. Fino al gol, strepitoso, di domenica: il brasiliano, con uno splendido arcobaleno, ha uccellato un Hart incolpevole, mandando all'inferno il Manchester City, ora lontano cinque punti dal Chelsea (ma con una partita in più).
Ora molti tifosi interisti si stanno lamentando di fronte all'operazione. Che assomiglia molto alla pubblicità dei fustini, vendendone uno se ne prendono due. Ma se Rocchi era ovvio che non fosse un affare, Kovacic è ancora troppo presto per bocciarlo. Se dovesse finire all'estero, perché poco utilizzato, probabilmente diventerebbe anche più forte di Coutinho stesso. Mancini dovrà essere bravo, perché a 20 anni è ancora presto per una bocciatura totale, mentre i fan - gli stessi che avrebbero venduto Coutinho per due noccioline e che ora lo rimpiangono - incominciano ad averne piene le tasche.