Cronistoria di Khedira. Un infortunio grave l'anno va messo in preventivo

Quello di sabato contro il Marsiglia è solo l'ultimo infortunio che il centrocampista Sami Khedira subisce nella sua tormentata carriera. Escludendo i piccoli stop per problemi muscolari, sono ben otto gli infortuni che hanno tenuto il tedesco fuori dal campo per almeno venti giorni. Andando indietro nel tempo si arriva al marzo 2010 quando il tedesco, all'epoca in forza allo Stoccarda, restò fermo per quasi un mese per la rottura parziale del legamento crociato, il primo di tanti problemi che a Madrid si riproporranno con una certa costanza: dai 18 giorni di stop per la rottura della fibra muscolare nel febbraio 2011, allo strappo del fascio muscolare poche gare dopo il rientro dall'infortunio che lo tolse dal campo per 50 giorni, passando poi l'anno successivo allo stiramento dei legamenti che lo tenne fermo un mese fino ad arrivare all'infortunio più grave: la rottura del legamento crociato che costrinse Khedira allo stop per 169 giorni.

Una volta rientrato, e giocato il Mondiale (anche lì infortunato) che incoronò la Germania sul tetto del Mondo, ecco un nuovo infortunio muscolare - strappo del fascio muscolare, un classico ricorrente per il tedesco - che gli costò 49 giorni di stop. L'ultimo, prima di quello contro il Marsiglia, fu la rottura della fibra muscolare del sette febbraio scorso che lo fermò per 24 giorni. Un infortunio grave all'anno va quindi messo in preventivo quando si parla di Khedira, con la Juventus che spera di aver già pagato dazio in questo pre-campionato.