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Crotone, Vrenna: "Ecco i miei piani futuri. Giovani al centro del progetto"

Crotone, Vrenna: "Ecco i miei piani futuri. Giovani al centro del progetto"TUTTO mercato WEB
martedì 28 marzo 2017, 21:452017
di Simone Bernabei

Gianni Vrenna, prossimo presidente del Crotone, ha parlato a Il Crotonese dei suoi progetti futuri: "Sono giorni impegnativi perché in effetti sto per assumere personalmente la guida del Crotone Calcio e tuffarmi in questa nuova avventura. Che poi tanto nuova non è perché in realtà sono venticinque anni che milito in questa società da socio, da amministratore delegato, da imprenditore impegnato quotidianamente in un viaggio che ci ha condotto fino all’Olimpo del calcio. Mentre parliamo, la squadra si sta allenando per andare a Verona, stavolta ad affrontare il Chievo in serie A, e per ospitare l’Inter all’Ezio Scida. Stanno arrivando da tutta la Calabria, da tutta Italia e persino dall’Irlanda per assistere a questa partita e questa è la prova del miracolo che Raffaele ed io abbiamo compiuto in una vita di sport. Perciò credo che si possa parlare di continuità e di novità allo stesso tempo".

Dunque nessun terremoto all’interno della società rossoblu ma tutto sommato un lavoro che prosegue nel solco della continuità.

"Certo, nessuna tempesta. Prosecuzione di un lavoro ben fatto ma allo stesso tempo rivalutazione di alcune cose che cambieranno: più spazio ai giovani, ad esempio, e ci saranno altre importanti novità".

Cosa ci dobbiamo aspettare?

"Intanto l’apertura di una fase di ascolto di tutte le componenti della nostra comunità. Voglio incontrare prima di tutto la squadra e lo staff. Subito dopo i tifosi e tutti i rappresentanti delle istituzioni, i giornalisti, le associazioni di categoria, le imprese che ci sono vicine. C’è bisogno di un dialogo costruttivo perché ci possiamo capire e possiamo essere uniti con lo stesso spirito che accomunò tutti i crotonesi durante i giorni e i mesi di festa per la promozione. Voglio spiegare l’importanza di questo miracolo sportivo, della serie A, il valore del confronto con le eccellenze del calcio mondiale, la ricchezza di un’esperienza frutto di un lavoro durato venticinque anni nel Crotone e nelle aziende del gruppo fondato da me e da Raffaele. Voglio però anche sapere cosa possiamo fare di più e di meglio per rappresentare la città, per sintonizzarci con essa, per vincere non solo sul campo".

Una sintonia che evidentemente negli ultimi tempi si è smarrita, come testimoniano i malumori che affiorano di frequente nella tifoseria.

"È giusto che i tifosi contestino nel momento in cui la squadra va male. Abbiamo commesso alcuni errori, ricevuto una serie di rifiuti da parte di calciatori importanti che hanno preferito Madrid o Milano a Crotone, abbiamo pagato lo scotto di una serie A difficilissima da affrontare.
Però voglio dire chiaramente che ce l’abbiamo messa tutta e che metteremo a frutto l’esperienza fatta. L’anno prossimo, se in questo campionato non dovessimo riuscire a raggiungere l’Empoli, lotteremo di nuovo per la serie A. A Crotone vedremo tanto altro bel calcio".

La presidenza nasce da un riassetto societario che le attribuirà a breve la intera proprietà delle quote del Crotone e comporterà altri cambiamenti cui ha fatto cenno suo fratello Raffaele in un comunicato. C’è una spaccatura in seno al gruppo Vrenna?

"Assolutamente no. Nessuna divisione. Continueremo a fare gli imprenditori assecondando maggiormente le inclinazioni di ciascuno di noi, separando alcuni asset e rimanendo uniti in altri, collaborando e prestandoci reciproci servizi e competenze. Per parte mia intendo far crescere i giovani, inserirli pian piano nelle aziende e nel Crotone, attribuire gradualmente loro ruoli e responsabilità. Con tanto, tantissimo lavoro, puntando sulle professionalità e sulle competenze del nostro territorio abbiamo costruito un sistema di aziende sano e vincente, come il nostro Crotone. Non cambierà nulla".

Rimaniamo al tema delle novità sul campo.

"Vorrei incontrare il sindaco e l’assessore allo Sport per affrontare da subito la vicenda stadio e insieme a loro studiare la possibilità di creare l’impianto del Crotone e molti altri servizi, perché il Crotone è anche un progetto sociale che si rivolge a centinaia di ragazzini. Voglio puntare con forza sul vivaio, diventare un polo per la formazione di giovani calciatori che possano crescere nell’ambiente in cui sono maturati Florenzi, Bernardeschi e i tanti campioni passati da Crotone".

Altri cambiamenti?

"Ce ne saranno anche all’interno della società ma senza stravolgere una struttura e un gruppo di lavoro con il quale abbiamo raggiunto grandi successi. Il futuro che ci attende rappresenta una grande sfida per la quale non risparmierò energie".