Cuadrado-Fabregas, destini simili. Ma senza offerta da 50 milioni
Sebbene il Barcellona sia una squadra di livello planetario, con un marketing altrettanto forte e un bilancio quasi sempre in attivo - causa diritti televisivi non propriamente spartiti in maniera eguale con il resto della Liga - spendere 88 milioni di euro per Suarez non è certo una passeggiata. Anche perché sono arrivati due portieri, spesa circa 25, e Rakitic, quasi 20. Insomma, più o meno 130 milioni già buttati in pasto al mercato, con le entrate che si fermano a 75 per effetto delle cessioni di Fabregas e Alexis Sanchez. In questo quadro, a meno di un'ennesima grande cessione - ma che al momento appare davvero poco probabile - è difficile pensare che il Barça possa spendere altri cinquanta milioni per un calciatore. Anche perché sarebbe "solamente" un'alternativa, o uno svecchiamento del ruolo nel 4-3-3 di Luis Enrique.
Le pressioni su Juan Cuadrado, esterno destro della Fiorentina e della nazionale colombiana, assomigliano molto a quelle operate, ai tempi, su Cesc Fabregas. Con una piccola differenza: il playmaker ex Arsenal voleva ritornare a casa, nella Masia, e pure Wenger aveva necessità di vendere il proprio capitano per allestire una squadra competitiva. La Fiorentina potrebbe sì cedere, ma solo a un prezzo troppo alto per essere rifiutato, investendo poi quanto ricevuto per riuscire ad agguantare il terzo posto solo sfiorato nella penultima stagione, quando al posto dei viola la fortuna ha sorriso al Milan.
Insomma, il Barcellona, invece di parlare con giocatore e agente, farebbe bene a proporre un'offerta seria (come alla fine fatto per Fabregas, qualche anno fa) ben sapendo che sopra una certa cifra il tavolo è pronto per essere apparecchiato. D'altronde l'investimento per Cuadrado è stato di circa 20 milioni, non monetizzarne più del doppio sarebbe davvero un delitto.