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Da campioni del Mondo a svincolati: la storia di Toni, Iaquinta e Perrotta

Da campioni del Mondo a svincolati: la storia di Toni, Iaquinta e PerrottaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 2 luglio 2013, 06:302013
di Gaetano Mocciaro

Sette anni come oggi l'Italia stava preparando la semifinale contro la Germania per i Mondiali. Una partita che sarebbe entrata nella leggenda, forse anche di più della finale giocata e vinta contro la Francia. Tra i protagonisti di quella magica notte di Dortmund contro i padroni di casa c'erano Luca Toni, Simone Perrotta e Vincenzo Iaquinta.Il primo era la punta di diamante della squadra, fresca scarpa d'oro dopo le 30 reti segnate al primo anno con la Fiorentina e reduce dalla doppietta che ha liquidato la pratica Ucraina ai quarti di finale.

Perrotta si presentava in Germania rigenerato dall'arrivo alla Roma di Luciano Spalletti. Arrivato nel 2004 con grandi speranze, il centrocampista faticò al primo anno a trovare una collocazione. L'arrivo del tecnico di Certaldo e il suo modulo 4-2-3-1 non solo portò una svolta ai giallorossi, capaci in quel campionato di vincere 11 partite consecutive, ma di far svoltare la carriera proprio di Perrotta, che venne inventato trequartista con risultati sorprendenti. Non a caso Lippi decise di non farne a meno, nonostante giocò solo una partita di qualificazione. In Germania giocò tutte le partite dando un contributo importante al quarto titolo mondiale.

Iaquinta era l'asso dell'Udinese, capitano e trascinatore dei bianconeri al primo anno in Champions League: 7 reti in 7 partite nel massimo torneo continentale, oltre alle 9 reti in campionato furono il biglietto da visita per la convocazione ai Mondiali. Potente, veloce e generoso, Iaquinta veva tutte le caratteristiche per piacere a qualsiasi allenatore e lo stesso Lippi decise di utilizzarlo come jolly offensivo. In gol col Ghana, con la Germania venne lanciato nella mischia dando una spinta importantissima nei supplementari, aiutando ad affossare i tedeschi.

Oggi 2 luglio Luca Toni, Simone Perrotta e Vincenzo Iaquinta sono senza squadra. Per il primo sembra solo questione di poco: il Verona neopromosso in A vuole qualcuno d'esperienza ed è a un passo dal prenderlo. Il giocatore ha fatto capire di non aver intenzione di appendere le scarpe al chiodo: possibile matrimonio fra le due parti in pochi giorni.

Per Simone Perrotta quei tempi in cui veniva rilanciato da Spalletti sono lontani. L'addio ai giallorossi, dopo 9 anni, è stato sancito. E di fatto anche l'addio al calcio, sebbene non sia stato detto in maniera esplicita, ma quasi: "Non credo di continuare a giocare" le sue parole.

Punto interrogativo per Vincenzo Iaquinta. Si è chiusa dopo 6 stagioni la sua avventura alla Juventus. Le ultime 2 da incubo, fuori rosa e senza alcuna possibilità di rientrare. Giusto una breve parentesi a Cesena nel 2012 per poi ritornare nell'oblio torinese. Stando alle parole del padre l'idea di chiudere col calcio si fa sempre più concreta. A 33 anni però ancora qualche cartuccia da sparare ci sarebbe. E chi sa che non cambi idea...